Windows 7 su una CPU a 5 MHz e 128 MB di RAM? Si avvia in oltre 28 minuti

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Windows 7 su una CPU a 5 MHz e 128 MB di RAM? Si avvia in oltre 28 minuti

Ad aprile avevamo visto come un appassionato (NTDev) fosse riuscito ad avviare Windows XP in 3 ore simulando un PC con una CPU Pentium a 1 MHz. Lo stesso appassionato è tornato con un esperimento, se vogliamo ancora più interessante, in cui è riuscito ad avviare e far funzionare Windows 7 su un sistema con processore Pentium impostato a soli 5 MHz e 128 MB di RAM.

Per la cronaca, Windows 7 prevede tra i requisiti minimi una CPU a 1 GHz e almeno 1 GB di RAM per la versione a 32 bit e 2 GB per quella a 64 bit. Nel filmato si vede come il funzionamento di Windows 7 non possa dirsi completo, infatti avviene in Safe Mode senza interfaccia grafica, ma l’esperimento è senza dubbio carino e merita di essere segnalato per l’impegno.

Ma cosa vediamo nel video? Come riportato da Tom’s Hardware USA, NTDev ha avviato una macchina virtuale con emulatore 86Box, riuscendo a eseguire la fase POST con il processore a 50 MHz e 128 MB di RAM disponibile. In seguito, arrivato al “desktop” di Windows 7, l’appassionato ha downcloccato il processore a 5 MHz, mantenendo l’operatività del sistema.

Nel video si vede che la fase di boot (sono stati necessari oltre 28 minuti per arrivare al “desktop”), seppur venga selezionata la Normal mode, inneschi la Safe Mode con il caricamento dei file .sys, delle .dll e di tutto il resto. Una scelta deliberata dell’appassionato, che ha modificato la fase BCD (boot configuration data) e disabilitato la maggior parte dei driver e dei servizi, lasciandone attivi all’avvio solo tre. L’assenza della schermata di log è figlia della bassa frequenza operativa del processore.

Quando si scende sotto i 50 MHz, la schermata di accesso (logonUI) non vuole caricarsi“, ha spiegato NTDev a Tom’s Hardware USA. “Quindi, per arrivare al prompt dei comandi, ho dovuto mettere il sistema operativo in uno stato pseudo-OOBE modificando il registro ed eliminando tutto nella cartella c:\windows\system32\oobe, in modo che non si caricasse”.

OOBE sta per “out of the box experience” ed è ciò che si ottiene quando si esegue il programma di installazione di Windows e non si ha un menu Start o Windows Explorer. In tale modalità rimane però attivo il prompt dei comandi, spesso accessibile premendo MAIUSC+F10.

Ed è proprio tramite prompt che NTDev ha potuto attivare il programma WCPUID / Real Time Clock Checker con cui downcloccare la CPU, ma anche altri programmi come Winver (per visualizzare la versione di Windows 7) e il blocco note, mantenendo così anche una parvenza di rudimentale multitasking.

NTDev ha spiegato a Tom’s Hardware USA di essere riuscito ad avviare Windows 7 con una frequenza di soli 3 MHz, ma il funzionamento non era perfetto. Inoltre, il sistema è stato eseguito anche con soli 36 MB di RAM, ma alla fine ha optato per 128 MB per non appoggiarsi a un file di paging. La dimostrazione ha richiesto effettivamente 70 MB di memoria.

Stupito tutti con una nuova dimostrazione di ingegno e dedizione, cosa riserverà il 2023 di NTDev? L’appassionato è già all’opera per funzionare Windows 10/11 su un processore più lento di 1 GHz. Ce la farà? Ai posteri l’ardua sentenza.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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