Windows XP si avvia in 3 ore su un Pentium a 1 MHz: vedere per credere
La battaglia dei megahertz tra i produttori di CPU è finita da un pezzo e sebbene la frequenza rimanga importante per la reattività e le prestazioni del sistema, il parametro non è cresciuto molto negli ultimi quindici anni: i produttori si sono concentrati sull’affinamento delle architetture e l’integrazione di un maggior numero di core.
Un tempo la frequenza di clock dei chip pesava maggiormente sull’esperienza utente e a ricordarcelo c’è un bizzarro video pubblicato dal canale Youtube NTDev. L’appassionato di Windows e sistemi operativi in generale ha deciso di installare Windows XP su un PC dotato di un processore Pentium impostato a 1 MHz.
Sì, avete letto bene, 1 MHz, una frequenza che nemmeno negli anni ’80 si poteva considerare adeguata. Windows XP, uscito nel 2001, vede tra i requisiti minimi una CPU con frequenza di 233 MHz, quindi non stupisce constatare che dalla pressione del tasto di accensione all’arrivo al desktop servano circa 3 ore.
Nel filmato si vede che l’appassionato riesce ad aprire un programma per mostrare la frequenza effettiva della CPU, prima dell’inevitabile epilogo: programma che non risponde e BSOD, la famosa schermata blu.
L’esperimento non ha nessun senso pratico, ma è curioso e ad alcuni potrebbe riportare alla mente periodi “felici” in cui spremere anche poche decine di megahertz dalla CPU poteva restituire grandi risultati.
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