Recensione OnePlus 10 Pro: è uno dei migliori smartphone del 2022

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Recensione OnePlus 10 Pro: è uno dei migliori smartphone del 2022

OnePlus 10 Pro 5G è arrivato in Italia. Abbiamo avuto modo di provarlo diffusamente e di testarne le componenti utilizzando la nostra consueta metodica di prova. Già disponibile da tempo in Cina lo smartphone è arrivato solo adesso in Europa, India e Nord America, caratterizzandosi per la seconda generazione di Hasselblad Camera for Mobile, una piattaforma hardware rinnovata e più potente e un display ancora più raffinato con una nuova generazione per la tecnologia LTPO la funzione Dual Color Calibration.

[HWUVIDEO=”3236″]Recensione OnePlus 10 Pro: questo smartphone non teme confronti![/HWUVIDEO]

OnePlus ha introdotto il suo primo smartphone nel 2013 aggredendo il mercato con un’idea banale oggi, ma all’epoca decisamente pionieristica: fornire agli utenti un “flagship killer”, cioè uno smartphone con le caratteristiche dei top di gamma e un software super ottimizzato a una frazione del prezzo rispetto agli modelli che potevano essere confrontati in termini di prestazioni pure. Certo, OnePlus One arrivava con diversi compromessi soprattutto sul piano estetico, ma poteva competere con smartphone che costavano molto di più.

Recensione OnePlus 10 Pro

Nel tempo l’approccio dell’azienda è di molto cambiato, e da diverse generazioni i device OnePlus adottano soluzioni molto pregiate sia sul piano dell’hardware sia su quello del design, e costano decisamente di più rispetto al modello originale. Negli ultimi anni il produttore ha notevolmente espanso la sua gamma (agli albori presentava un device l’anno), avvicinandosi sempre di più alle strategie commerciali dei colossi che voleva contrastare nei primi anni di attività. Certo, è ancora un’azienda molto piccola rispetto a realtà come Samsung o HUAWEI, ma sul piano dei prodotti può competere ad armi pari.

Recensione OnePlus 10 Pro

OnePlus 10 Pro non tradisce in tal senso le aspettative, presentandosi come uno smartphone curatissimo da tutti i punti di vista. Il prezzo, però, è sopra i 900€: non proprio da flagship killer, ma da flagship vero e proprio.

Specifiche tecniche

Da anni OnePlus utilizza la migliore piattaforma hardware di Qualcomm in circolazione per i suoi flagship, e neanche quest’anno si smentisce. Dentro OnePlus 10 Pro troviamo lo Snapdragon 8 Gen 1, abbinato a un sistema di raffreddamento passivo 3D a 5 strati che viene considerato il più avanzato di sempre in un dispositivo OnePlus, capace di occupare una superficie complessiva di 34100 mm quadrati. Sul fronte delle memorie abbiamo 8 o 12GB di RAM con tecnologia LPDDR5 e 128 e 1256GB per quanto riguarda lo spazio di archiviazione, in questo caso su veloci unità UFS 3.1. Non è prevista l’espandibilità della capacità di archiviazione via microSD.

Recensione OnePlus 10 Pro

Il display di OnePlus 10 Pro è un AMOLED realizzato con LTPO, avente una diagonale di 6,7 pollici e una risoluzione massima pari a 1440 x 3216 pixel. Il display può raggiungere un range da 1 Hz a 120 Hz a seconda del tipo di contenuto visualizzato in maniera più reattiva rispetto a OnePlus 9 Pro, mantenendo una fluidità granitica nelle animazioni insieme a un’ottima efficienza energetica. Lo smartphone fa inoltre uso della tecnologia Dual Color Calibration, con cui i tecnici hanno regolato le qualità cromatiche a 500 nit e 100 nit per garantire la migliore fedeltà nei colori anche quando il pannello viene impostato a bassi valori di luminosità.

OnePlus 10 Pro
OS (al lancio)
Android 12 con Oxygen OS 12.1
Processore
Snapdragon 8 Gen 1 (4-nm)
1 x Cortex-X2 @ 3,00 GHz
3 x Cortex-A710 @ 2,50 GHz
4 x Cortex-A510 @ 1,80 GHz
RAM
Storage
128, 256 o 512 GB
Non espandibili
Display

6,7″ LTPO2 Fluid AMOLED
1440 x 3216 pixel (525 PPI)
1 mld di colori, 120Hz, HDR10+
Gorilla Glass Victus
Supporto Always-on display

Fotocamere posteriori

Wide: 48 MP f/1.8, 23mm, PDAF, Laser AF, OIS
Ultra wide: 50 MP f/2.2, 14mm, 150˚, AF
Zoom 3.3x: 8 MP f/2.4, 77mm, PDAF, OIS

Fotocamere frontali

Wide: 32 MP, f/2.2

Connessioni

5G / 4G LTE-A
Wi-Fi 6
Bluetooth 5.2
NFC
Dual SIM (Nano-SIM)
USB Type-C 3.1
NO jack audio 3.5mm

Audio

DAC 24-bit/192kHz

Sicurezza

Sensore d’impronte sotto-vetro ottico

Batteria
5.000 mAh
Ricarica rapida 80W
Ricarica wireless 50W
Ricarica wireless inversa
Supporto Power Delivery
Dimensioni
163 x 73,9 x 8,6 mm
Peso
201 grammi

OnePlus 10 Pro fa inoltre uso di un nuovo design nella gamma del produttore, con uno stile molto riconoscibile per il modulo fotografico (nel capitolo apposito trovate tutte le novità), che fonde in un unico tratto il telaio in alluminio con il pannello in vetro sul retro. Il modulo fotografico di OnePlus 10 Pro è rivestito in ceramica che offre – in base a quanto diffuso dal produttore – il 30% in più di resistenza ai graffi. Le dimensioni dello smartphone sono certamente importanti, con una superficie occupata di 163 x 73,9 e uno spessore di 8,6 mm, in virtù di un display dall’ampia diagonale che comunque può vantare un rapporto rispetto alle cornici pari al 90% circa. Anche il peso è importante: 201 grammi.

Recensione OnePlus 10 Pro

Questo anche per via del fatto che lo smartphone adotta una batteria da 5.000 mAh di dimensioni di certo non esigue. Novità di questa generazione è il supporto alla ricarica SUPERVOOC 80W, che permette di raggiungere il 100% in soli 32 minuti partendo dall’1%. La tecnologia di ricarica viene inoltre supportata da Smart Charge Protection, tecnica progettata per preservare la salute della batteria nel corso del tempo. OnePlus 10 Pro può inoltre essere ricaricato via wireless tramite tecnologia AIRVOOC 50W (tempo di ricarica dall’1% pari a 47 minuti) e può essere utilizzato per ricaricare dispositivi esterni sfruttando la carica della batteria integrata.

Lato software troviamo, come da prassi per il produttore cinese, la OxygenOS 12.1, su OnePlus 10 Pro basata nativamente su Android 12. Il produttore promette inoltre 3 aggiornamenti major di Android e 4 anni di aggiornamenti di sicurezza.

OnePlus 10 Pro prezzo

OnePlus 10 Pro è già in vendita in Italia sul sito ufficiale e su Amazon in due colorazioni e tagli di memoria.

  • OnePlus 10 Pro 8+128GB in Volcanic Black: 919 €
  • OnePlus 10 Pro 12+256GB in Emerald Forest: 999 €

Come va OnePlus 10 Pro?

OnePlus 10 Pro utilizza un design semplice ed elegante, come avviene ormai da diverse generazioni, con materiali di qualità e una precisione costruttiva negli assemblaggi di prim’ordine. Caratteristica che OnePlus mantiene fin dagli albori è il selettore a tre vie per la gestione della suoneria, presente anche qui e personalizzabile al solito da parte dell’utente.

Recensione OnePlus 10 Pro

Si fa subito notare il particolare e distintivo modulo della fotocamera posteriore, che su questo modello si fonde con il telaio in alluminio senza soluzioni di continuità ed emergendo dal retro in vetro. Un approccio simile a quello di Samsung con i Galaxy S delle ultime due generazioni, ma con uno stile abbastanza riconoscibile.

Recensione OnePlus 10 Pro

Il design fa credere che il peso sia sbilanciato verso il massiccio modulo della fotocamera con finitura in vetro ceramico, abbastanza sporgente rispetto al resto della scocca, ma così non è: quando si usa OnePlus 10 Pro sembra uno smartphone molto ben bilanciato, anche se il peso di oltre 200 grammi si fa chiaramente sentire nell’uso di tutti i giorni. Per il resto della scocca posteriore la finitura è in Gorilla Glass Victus, il vetro più resistente ad oggi disponibile su mobile, anche se – incredibilmente in questa fascia di prezzo – non è presente il rating IP per garantire resistenza a liquidi e polvere. Come già detto lo smartphone viene proposto in due colori:

  • Volcanic Black – esclusivo per la versione da 8+128GB, con finitura satinata opaca resistente alle impronte delle dita, capace di offrire una sensazione morbida e vellutata quando la si sfiora con le dita
  • Emerald Forest – esclusivo per la versione da 12+256GB con finitura anch’essa anti impronta. A differenza del nero una particolare lavorazione consente al colore di creare dei particolari effetti di luce riflettendo la luce presente nell’ambiente. E’ la versione che vedete nelle foto della nostra recensione.

Lo smartphone utilizza la personalizzazione proprietaria OxygenOS 12.1 basata su Android 12, con un’interfaccia utente che rimane sul piano grafico fra le migliori rivisitazioni del sistema operativo del robottino verde.

Rispetto alle versioni precedenti del software troviamo alcuni aggiornamenti.

  • OnePlus Shelf, la schermata riassuntiva con notizie e informazioni utili ricavate sulla base delle esigenze dell’utente, dà la possibilità di personalizzare le varie schede con dimensioni diverse, e una più capillare possibilità di personalizzazione rispetto al passato. Su Shelf viene integrato adesso OnePlus Scout, che consente di trovare qualsiasi contenuto nel dispositivo fra cui file, documenti, brani musicali e contatti.
  • Work Life Balance 2.0 consente di alternare tra due profili che stabiliscono l’invasività delle notifiche in arrivo dalle app. La feature consente di ridurre al minimo le distrazioni quando bisogna rimanere concentrarti o di garantire ai contatti di essere contattati o meno in base al momento della giornata. Le due modalità possono essere attivate manualmente ma possono anche essere attivate dinamicamente in base ad alcuni criteri come posizione, rete Wi-Fi o a un orario specifico scelto dall’utente.
  • La Dark Mode guadagna nuove possibilità di controllo: delicata, media e avanzata. L’utente può gestire la modalità scura consentendo gradazioni intermedie di grigio in base ai propri gusti.

OxygenOS 12 implementa anche la nuova Private Safe, una cassaforte virtuale che serve ad archiviare dati come video, documenti e altro. I file rimangono totalmente isolati dalle app installate sul sistema, pur rimanendo accessibili all’utente, che può renderli ancora più sicuri attraverso una password o l’accesso via impronta digitale. Il sensore di impronte è sotto il vetro del display, di tipo ottico, abbastanza veloce e affidabile nelle nostre prove. Troviamo poi un convincente motore per il feedback aptico, con la vibrazione che risulta sempre materica (ad esempio quando premiamo sui tasti della tastiera virtuale) e forte nelle notifiche.

Sul piano della mera esperienza di utilizzo ci sono le funzionalità tipiche del robottino verde: si può scegliere di eseguire le applicazioni in split-screen, ad esempio, o bloccarle in modo che il sistema di gestione della memoria non le chiuda quando sono in background da troppo tempo. Possiamo inoltre personalizzare diversi aspetti dell’interfaccia grafica, come addirittura l’animazione dello sblocco via impronta digitale, la forma delle icone, il colore principale dell’interfaccia, il carattere di sistema e moltissimo altro. Il tutto con un’esperienza tutt’altro che statica, con sfondi animati piacevoli e mai invasivi: insomma, la cura nel dettaglio che abbiamo visto sull’hardware è presente anche nel software, per una delle migliori implementazioni che abbiamo visto su Android per quanto riguarda l’esperienza d’uso.

Il sistema operativo di OnePlus 10 Pro implementa anche delle funzionalità rivolte al gaming. L’HyperBoost Gaming Engine utilizza nello specifico due nuove modalità: General Performance Adapter (GPA) Frame Stabilizer, che riduce le fluttuazioni di frame rate durante il gameplay analizzando quest’ultimo attraverso algoritmi di IA. Ogni volta che viene verificato un calo di frame rate l’algoritmo cerca di addolcire la variazione rendendola graduale, invece che fulminea, dando una maggiore percezione di fluidità. O-Sync invece riduce i tempi di risposta di un massimo di 30 ms.

Difficile dire se tutte queste ottimizzazioni portino a benefici concreti durante il gameplay: quello che possiamo dire però è che OnePlus 10 Pro è uno degli smartphone che meglio si comportano sul piano delle prestazioni in tutto il settore. Lo Snapdragon 8 Gen 1 è ben gestito sul piano della disipazione termica (a differenza di quanto avevamo visto con i nuovi Xiaomi 12 e Xiaomi 12 Pro), con risultati che risultano abbastanza coerenti rispetto a quanto ci si aspetterebbe da un top di gamma. Con i giochi di ultima generazione è garantita un’ottima fluidità, mentre l’esperienza d’uso con le attività di tutti i giorni è fra le migliori che possiamo trovare su Android.

Recensione OnePlus 10 Pro

Ricordiamo che Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1 è sviluppato con processo produttivo a 4-nm e si basa al solito su un’architettura di tipo big.LITTLE con otto core dal consumo e dalle prestazioni diverse. Sono tre i cluster di core, con un setup 1+3+4:

  • il core Prime è basato su architettura Cortex-X2 dalla frequenza operativa massima di 3,0GHz, con 1MiB di cache L2 privata;
  • i core intermedi sono tre, e si basano invece su architettura Cortex-A710, operano a 2,4GHz e sfruttano un quantitativo di 512KiB di cache L2
  • infine abbiamo quattro core “efficiency”, basati su Cortex-A510 e operanti a 1,8GHz. Questi core sono suddivisi in coppie, con il quantitativo di cache L2 che non è stato specificato da Qualcomm;
  • tutti i core possono attingere a 6MiB di cache L3 condivisa e 4MiB di cache a livello di sistema sul controller di memoria (con interfaccia 64-bit LPDDR5-3200 e un totale teorico di 51,2GB/s di bandwidth)

Nel link trovate il nostro approfondimento su Snapdragon 8 Gen 1, per chi volesse conoscere tutti i dettagli sulla nuova piattaforma Qualcomm. Il dispositivo tende inoltre a surriscaldare un po’ quando è in carica o quando si eseguono le applicazioni più pesanti, mandando in throttling le specifiche dell’hardware installato. Il fenomeno non è comunque limitante come abbiamo già visto nella recensione di Xiaomi 12.

Recensione OnePlus 10 Pro

Lo smartphone presenta inoltre prestazioni ragguardevoli anche per quanto concerne il ramo connettività, con il supporto alle reti 5G, al Wi-Fi 6 e al Bluetooth 5.2. Buona la portata dell’antenna Wi-Fi ed è altrettanto buona la ricezione per quanto riguarda la connettività di rete, in linea con quella di altri smartphone di pari fascia di mercato (come ad esempio gli ultimi modelli della serie Galaxy S22). In nessun caso abbiamo verificato problematiche di ricezione segnale wireless, per uno smartphone che si è rivelato estremamente affidabile in ogni circostanza. Discreto il livello degli speaker integrati, dal buon volume massimo ma la qualità è inferiore rispetto ad altri device di pari fascia di prezzo (ad esempio, fanno meglio gli Xiaomi Serie 12 da questo punto di vista), con bassi poco profondi e una scena sonora che ai volumi più alti tende ad appiattirsi e risultare poco definita.

Benchmark

Di seguito riportiamo i benchmark che abbiamo eseguito con il terminale.

Display

OnePlus 10 Pro utilizza un display definito Fluid AMOLED con diagonale di 6,7 pollici e supporto alla risoluzione Quad HD+. In termini numerici abbiamo, nella fattispecie, una risoluzione di 1440 x 3216 pixel e una densità di 525 PPI, numeri che permettono allo smartphone di competere con i migliori smartphone del momento.

Il flagship di OnePlus è inoltre il primo sul mercato ad avere la certificazione TÜV SÜD 36-month fluency A, pensata per garantire un’esperienza d’uso fluida e senza problemi per almeno 3 anni di utilizzo. Il display integrato utilizza la tecnologia LTPO (low-temperature polycrystalline oxide) di seconda generazione, che consente di utilizzare in maniera dinamica un refresh rate da 1 a 120Hz in base al tipo di contenuto riprodotto. Lo smartphone supporta inoltre l’Always-on display e può riprodurre 1 miliardo di colori supportando anche l’HDR. Anche sulla parte frontale troviamo un vetro Gorilla Glass Victus a protezione del pannello.

Recensione OnePlus 10 Pro

Peculiarità di questo modello è la tecnologia Dual Color Calibration: il pannello è stato calibrato a due step di luminosità, 100 e 500 nit, in modo da offrire una resa fedele anche quando la luminosità è impostata ai valori più bassi. Di norma i produttori eseguono la calibrazione solo ad uno step di luminanza, quindi è probabile che in alcune circostanze l’accuratezza dei colori sia inferiore alle aspettative. OnePlus 10 Pro utilizza poi l’algoritmo AI Adaptive Brightness per modificare dinamicamente la luminosità ricordando le preferenze dell’utente in specifiche circostanze di utilizzo.

Al solito OnePlus offre diverse calibrazioni personalizzabili (per ognuna si può configurare la temperatura colore attraverso uno slider freddo/caldo) sui suoi top di gamma:

  • Vivace – che permette di avere una gestione dei colori cromaticamente fedeli al vero secondo lo standard DCI-P3, con un bianco che però vira leggermente verso tonalità fredde rendendo più gradevoli le immagini
  • Naturale – si propone invece come un profilo con colori meno aggressivi fermandosi ai limiti dello standard sRGB per quanto riguarda la saturazione massima
  • Modalità Pro
    – sblocca due ulteriori calibrazioni:

    • Cinematografico – è la modalità più precisa fra quelle disponibili su OnePlus 10 Pro, che utilizza lo standard DCI-P3 come riferimento offrendo una calibrazione impeccabile (vedremo poi con i grafici), e il punto di bianco a 6500K
    • Brillante – è la modalità più estesa per quanto riguarda la saturazione massima di tutti i colori, spingendo al limite massimo del pannello senza considerare lo standard DCI-P3

Da non dimenticare anche le altre impostazioni della OxygenOS come Visualizzazione tonalità naturali, che consente di adattare automaticamente il colore dello schermo in base alla luce ambientale per garantire un effetto di visualizzazione confortevole in ambienti diversi, oppure le tante modalità video come Miglioramento nitidezza immagini, Miglioramento colori video o Modalità video HDR luminosa, che abilita la luminosità massima possibile per il display quando si riproducono contenuti HDR.

Nei nostri test abbiamo misurato una luminanza massima di 940 nit con un APL del 15%, un valore nella media del segmento di mercato in cui si posiziona lo smartphone. Ottimo, ovviamente, il rapporto di contrasto in virtù della presenza di un display AMOLED. OnePlus 10 Pro non è il più luminoso fra gli smartphone, ma garantisce senza dubbio un’ottima visibilità anche sotto la luce del sole, anche senza arrivare all’eccellenza – ad esempio – dei top di gamma Samsung delle ultime generazioni.

Analisi gamut (saturazioni massime)


Gamut (Pro / Cinematografico)


Gamut (Vivace)


Gamut (Pro / Brillante)

Analisi RGB (bilanciamento del bianco)


RGB (Pro / Cinematografico)


RGB (Vivace)

Analisi curva di gamma (progressione scala dei grigi)


Gamma (Pro / Cinematografico)


Gamma (Vivace)

Analisi DeltaE (fedeltà cromatica saturazioni intermedie)


DeltaE (Pro / Cinematografico)


DeltaE (Vivace)


DeltaE (Pro / Brillante)

In riproduzione SDR il display di OnePlus 10 Pro si rivela estremamente valido, soprattutto come abbiamo già detto nella modalità Pro / Cinematografico. In questo caso abbiamo una precisione ottimale in tutte le analisi da noi effettuate: perfetto il gamut con una copertura esemplare del triangolo secondo lo standard DCI-P3, perfetto il punto di bianco ed è perfetta anche la progressione tonale della scala dei grigi con un gamma che segue senza errori o deviazioni il riferimento. Questo comporta un DeltaE medio (con i colori del Macbeth Color Checker) pari a 1,33, un risultato da monitor semi professionale. Il DeltaE, se si prendono come riferimento i colori primari e complementari, è addirittura inferiore a 1 (0,7). I risultati sono comunque buoni anche nella modalità Vivace, che presenta un bianco sensibilmente più freddo, e nella modalità Pro / Brillante che, oltre al bianco più freddo, presenta un’estensione del gamut ancor superiore rispetto allo standard DCI-P3. Non il più luminoso fra i display per smartphone, ma certamente fra i più precisi in assoluto.

Riproduzione HDR


Gamut


RGB


Curva di gamma


DeltaE

Anche nella riproduzione HDR il display di OnePlus 10 Pro si difende molto bene, con un’ottima luminanza massima (a patto di attivare la modalità di cui parlavamo sopra), un punto del bianco abbastanza fedele e una gestione del gamma praticamente esemplare fino al 65%, con la curva che viene smorzata fino al clipping che viene raggiunto solo al 90%. La fedeltà cromatica è piuttosto buona, con un DeltaE medio secondo i colori del Macbeth Color Checker pari a 2,8 con qualche difficoltà quasi del tutto impercettibile con le tonalità più fredde. Per la riproduzione multimediale è un valore molto basso, che stabilisce un’ottima fedeltà cromatica per il pannello del flagship OnePlus e anche in questo caso un comportamento da puro top di gamma.

Durata della batteria

Su OnePlus 10 Pro il produttore ha impiegato la tecnologia di ricarica più veloce fra quelle mai utilizzate internamente. SUPERVOOC 80W, brand che avevamo già visto su OPPO, consente di portare al massimo la carica della batteria partendo dall’1% in poco più di 30 minuti. L’azienda promette che è possibile ottenere un giorno di ricarica in 15 minuti, affermazione che possiamo confermare ma solo se si compie un uso abbastanza moderato del dispositivo. Lo smartphone supporta inoltre la tecnologia AIRVOOC a 50W, che consente di ricaricare rapidamente la batteria anche via wireless, anche se solo cn tecnologia proprietaria. In questo caso per raggiungere una carica del 100% partendo da 1% è necessario aspettare 47 minuti.

La batteria integrata di OnePlus 10 Pro è da 5.000mAh ed è realizzata con una struttura a doppia cella e consente un uso senza troppi problemi per una intera giornata, talvolta anche più. Nel nostro test di navigazione Wi-Fi, realizzato simulando l’interazione umana tra le pagine web con uno script automatizzato – identico per ogni device provato – abbiamo totalizzato un valore di 840 minuti. Si tratta di un risultato nella media della categoria, comunque piuttosto valido.

A fare la differenza è la tecnologia di ricarica rapida implementata dai tecnici OnePlus: su questo smartphone – come abbiamo già detto anche su altri modelli con velocità simili – possiamo fare a meno della ricarica notturna. Bastano poche decine di minuti di carica, infatti, per ottenere svariate ore di autonomia con qualsiasi attività, anche le più pesanti-

Fotocamera

OnePlus 10 Pro si rinnova nel comparto fotografico con la Hasselblad Camera for Mobile di seconda generazione che supporta la modalità OnePlus Billion Color Solution, consentendo di applicare la funzione Natural Color Calibration di Hasselblad su oltre un miliardo di colori. Sono tre le fotocamere posteriori, tutte con la capacità di scattare foto a 10 bit proponendo 64 volte più colori rispetto agli smartphone che scattano a 8 bit. OnePlus 10 Pro cattura le foto utilizzando la più estesa gamma colori DCI-P3, offrendo una saturazione il 25% superiore per quanto riguarda gli altri smartphone che si fermano alla calibrazione sRGB.

Recensione OnePlus 10 Pro

Come già detto abbiamo tre moduli al posteriore:

  • PRINCIPALE: il sensore è un Sony IMX789 da 48MP, con dimensioni di 1/1,43″ e pixel da 1,12um. Viene abbinato a un obiettivo stabilizzato OIS con apertura f/1,8, avente una lunghezza focale di 23mm come equivalente nello standard 35mm
  • ULTRA WIDE: per quanto concerne il modulo ultra grandangolare OnePlus ha scelto un sensore Samsung ISOCELL JN1 da 50MP, con grandezza di 1/2,76″ e pixel da 0,64um. L’obiettivo abbinato offre un FOV decisamente esteso (150°) con un’apertura f/2,2
  • ZOOM 3.3x: il teleobiettivo sfrutta un sensore da 8MP con pixel da 1um. Ha un obiettivo f/2,4 con stabilizzazione ottica OIS raggiungendo una lunghezza focale equivalente di 77mm.

In abbinamento ai tre moduli abbiamo anche un doppio flash LED, il supporto ai video fino alla risoluzione 8K a 24fps, o 4K a 120fps e modalità di scatto specifiche per foto RAW a 12 bit e per i video. All’anteriore abbiamo, racchiusa in un foro nel display, la fotocamera da 32MP con sensore Sony IMX615 e obiettivo f/2.4, capace di registrare video fino alla risoluzione Full HD a 30 fps.

Abbiamo poi le modalità manuali: quella fotografica viene chiamata Hasselblad Pro e consente di scattare in RAW a 12 bit su tutte e tre le fotocamere posteriori, con l’Hasselblad Natural Color Solution for Mobile. Questa funzione supporta una nuova modalità RAW potenziata, la RAW+, che permette di scattare in RAW a 12 bit mantenendo le capacità di elaborazione dello smartphone.

La modalità Movie consente di registrare video in manuale, dando la possibilità di personalizzare parametri come ISO, velocità dell’otturatore e bilanciamento del bianco prima e durante le riprese. In questa modalità si può registrare anche in formato LOG senza un profilo preimpostato, dando maggiori possibilità di elaborazione in post. Per quanto riguarda i video si possono utilizzare tutti i moduli, anche se lo zoom 3.3x ottico è sfruttabile solo fino alla risoluzione Full HD. Ottima la stabilizzazione, al solito per gli OnePlus, per quanto riguarda la registrazione di video.

Clicca sulle anteprime per vedere le foto originali

Principale – Principale con IA attiva


Ultra wide – Ultra wide con IA attiva


Zoom 3.3x – Zoom 3.3x con IA attiva


Modalità alta risoluzione – Principale e ultra wide

Sotto la luce del sole OnePlus 10 Pro offre prestazioni estremamente elevate, con un’ottima quantità di dettaglio e una gestione dei colori decisamente apprezzabile. Si può attivare la modalità IA, per consentire al software di applicare una elaborazione creativa riconoscendo – ove possibile – gli elementi dell’ambiente circostante, oppure è possibile scattare in modalità alta risoluzione utilizzando tutti i 48 MP o i 50 MP dei moduli principale e ultra wide. In quest’ultimo caso non è granché apprezzabile un miglioramento nel dettaglio raccolto, con la modalità automatica che ci è sembrata nel punta e scatta la più efficace durante le nostre prove. Ottima anche la gestione di luci ed ombre, anche se i moduli principale e ultra wide offrono risultati leggermente diversi fra di loro.


Penombra – Modalità Notte – Principale e zoom 3.3x


Buio – Principale e zoom 3.3x


Luce intermedia – Principale e zoom 3.3x

Lo smartphone offre delle buone fotografie anche in spazi interni e al buio, mantenendo un buon numero di dettaglio e una ottima precisione cromatica anche in circostanze non semplici. Al buio, in penombra, l’autofocus inizia a non essere molto preciso, rendendo un po’ meno efficace la modalità notte in alcune circostanze rispetto ad altri top di gamma. Si tratta di situazioni comunque estremamente difficili, in cui aspettarsi foto perfette sarebbe troppo per qualsiasi attrezzatura.


Modalità ritratto

Anche la modalità ritratto è molto ben realizzata, con i soggetti che vengono scontornati in maniera corretta anche in situazioni movimentate. L’effetto sfocato applicato è poi abbastanza credibile, anche su dettagli su cui altri smartphone – soprattutto quelli meno costosi – mostrerebbero artefatti ben evidenti. Un esempio: i capelli di Lorenzo a fuoco rispetto alle persiane dietro, realizzate con un bokeh molto convincente e preciso. Altri device avrebbero spiattellato i capelli o fallito nell’applicare lo sfocato nelle persiane sul retro.

Considerazioni finali

OnePlus 10 Pro è uno dei migliori smartphone in assoluto che potete comprare in questo momento. Solido nelle prestazioni, con un’esperienza d’uso di qualità elevatissima fra le migliori su Android, fluido ed estremamente reattivo sempre, capace di eseguire qualsiasi attività a livelli altissimi. E’ ottima anche l’esperienza fotografica grazie alla fotocamera curata con Hasselblad e farcita di diverse tecnologie che possono far felici sia gli amanti del punta e scatta, che su mobile rappresentano un’assoluta maggioranza, sia gli amanti del fai da te, che vogliono impostare qualsiasi opzione possibile e immaginabile anche nella registrazione video.

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OnePlus 10 Pro è uno smartphone fatto molto bene anche sul piano estetico, con finiture e materiali all’altezza dei dispositivi più blasonati della categoria, e con una qualità costruttiva praticamente magistrale.

Va assolutamente comprato quindi? Sì, per chi vuole il top del top ed è un affezionato del brand. No, invece, per chi bada al sodo e può accontentarsi anche di qualche tecnologia in meno mantenendo comunque alta l’asticella in fatto di esperienza d’uso. Facendo ad esempio il confronto con il predecessore, OnePlus 9 Pro: non si rinuncerebbe a molto perché le differenze nell’uso di tutti i giorni non sono così marcate, ma si risparmierebbero circa 200€ sul prezzo di acquisto a parità di taglio di memoria.

Recensione OnePlus 10 Pro

Certo è, comunque, che la OnePlus degli albori era un’altra cosa, e abbiamo un po’ di nostalgia di quell’azienda che sì, è cresciuta tantissimo a livello di qualità, ma che non si propone più come l’ammazza flagship per eccellenza.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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