ULA continua i test per il riutilizzo dei motori dei razzi Vulcan Centaur

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ULA continua i test per il riutilizzo dei motori dei razzi Vulcan Centaur

Il razzo spaziale Vulcan Centaur che sarà la nuova “punta di diamante” di ULA (United Launch Alliance) è in ritardo di diversi mesi rispetto alla data prevista per il primo volo. Sembra però che ora la data definitiva potrebbe essere rispettata ed è attualmente fissata per il 24 dicembre dalla Cape Canaveral Space Force Station. Questa sarà la missione che certificherà il nuovo vettore per le future missioni, comprese quelle dedicate al Dipartimento della Difesa.

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Attualmente si sta procedendo all’assemblaggio del razzo spaziale alla Vertical Integration Facility compreso l’assemblaggio del primo stadio, dei due booster con propellente allo stato solido GEM 63XL (che forniranno quasi la metà della spinta da 8,9 kN) oltre allo stadio superiore Centaur V. Alla base del primo stadio ci sono due motori BE-4 che funzionano a metano e ossigeno liquidi forniti da Blue Origin.

ULA e la tecnologia SMART Reuse di Vulcan Centaur

La missione prevede anche di lanciare il lander lunare commerciale Astrobotic Peregrine come missione Commercial Lunar Payload Services (CLPS) della NASA oltre a un carico utile Celestis con le ceneri dell’ideatore della popolare serie televisiva Star Trek.

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Inizialmente a bordo del razzo della missione Certification-1 (Cert-1) erano previsti anche i due satelliti prototipali di Project Kuiper di Amazon. A causa dei ritardi accumulati da Vulcan Centaur la società statunitense ha deciso di lanciare le due unità a bordo di un razzo Atlas V nelle scorse settimane. Se l’inizio non è stato dei migliori per questo nuovo vettore, ULA pensa di riuscire a lanciare diversi razzi spaziali di questo tipo nel 2024 mentre nel 2025 si potrebbe arrivare ad avere un lancio ogni due settimane (meno della cadenza dei Falcon 9 di SpaceX).

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Il lander lunare Astrobotic Peregrine in attesa della spedizione

Per l’anno fiscale 2024 la United Launch Alliance si è anche aggiudicata 11 lanci spaziali per dalla Sicurezza Nazionale ma questo genere di carichi utili potranno essere lanciati solamente dopo che le missioni CERT-1 e CERT-2 saranno completate con successo. Questo vettore lancerà anche lo spazioplano Dream Chaser di Sierra Nevada sempre nel corso del 2024.

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Interessante notare come Tory Bruno (CEO di ULA) abbia mostrato come i test della tecnologia SMART reuse stiano proseguendo nonostante lo scetticismo generale sulla possibilità che questa possa effettivamente essere utilizzata un giorno. Come spiegato in passato questa tecnologia permetterà di riutilizzare i motori BE-4 grazie alla separazione degli stessi dal primo stadio dopo la separazione degli stadi.

Il primo test orbitale di LOFTID, in scala ridotta

Come riportato da ULA in passato, la maggior parte del costo di un primo stadio è dato dati motori (oltre il 50%) e quindi recuperarli potrebbe comportare diversi vantaggi in termini economici senza dover pensare a un vettore riutilizzabile come Falcon 9 o completamente riutilizzabile come Starship. Per il rientro sarebbe previsto uno scudo termico gonfiabile sviluppato congiuntamente con la NASA e chiamato LOFTID che è già stato provato negli scorsi mesi con risultati incoraggianti.

Nuovo test per LOFTID a grandezza naturale, ma non lanciato nello Spazio

Per la NASA l’interesse è avere uno scudo gonfiabile leggero, compatto (quando sgonfiato) e utilizzabile per missioni su altri pianeti, come Marte. Per ULA invece potrebbe servire proprio al rientro dei motori di Vulcan Centaur. Un nuovo test di mock-up a grandezza naturale ma senza lancio orbitale è stato eseguito nelle scorse settimane in attesa che la tecnologia progredisca. Sicuramente SMART reuse non sarà impiegata per i primi lanci (e probabilmente non entrerà in funzione se non dopo il 2025), si tratta comunque di un approccio interessante e che dovrà essere valutato.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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