L’industria dei semiconduttori investirà oltre 500 miliardi di dollari in nuove Fab entro il 2024

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L’industria dei semiconduttori investirà oltre 500 miliardi di dollari in nuove Fab entro il 2024

Secondo un’analisi di SEMI, nel triennio 2021-2023 l’industria mondiale dei semiconduttori mobiliterà un totale di oltre 500 miliardi di dollari per la costruzione di 84 nuovi stabilimenti produttivi per la realizzazione di chip in volumi. Nel 2021 è stata avviata la costruzione di 23 impianti, mentre quest’anno il numero è salito a 33 e per il 2023, stando agli annunci fatti sinora, il computo ha già toccato quota 28.

“L’ultimo aggiornamento del SEMI World Fab Forecast riflette la crescente importanza strategica dei semiconduttori per i paesi e una vasta gamma di industrie in tutto il mondo“, ha affermato Ajit Manocha, presidente e CEO di SEMI. “Il report sottolinea l’impatto significativo degli incentivi governativi nell’espansione della capacità produttiva e nel rafforzamento delle catene di approvvigionamento. Con le prospettive rialziste a lungo termine per il settore, l’aumento degli investimenti nella produzione di semiconduttori è fondamentale per gettare le basi per una crescita secolare guidata da un’ampia gamma di applicazioni emergenti”.

Negli Stati Uniti lo U.S. Chips and Science Act ha dato nuova linfa agli investimenti, portando all’avvio della costruzione tra il 2021 e il prossimo anno di 18 nuovi stabilimenti. Lo stesso impulso sembra arrivare dallo European Chips Act, con investimenti nel Vecchio Continente proiettati verso un nuovo record storico che porteranno all’avvio della costruzione di 17 nuove Fab.

La Cina prevede invece di costruire 20 nuovi siti produttivi per realizzare semiconduttori con processi “maturi”, mentre Taiwan dovrebbe fermarsi a 14. Giappone e il resto del sud-est asiatico dovrebbero avviare i lavori per sei nuovi impianti ciascuno, mentre la Corea del Sud prevede di erigere 3 nuovi stabilimenti.

In questo contesto, come non ricordare l’investimento che più ci interessa da vicino, quello di Intel in Europa. La casa di Santa Clara ha un progetto paneuropeo da circa 80 miliardi di euro nei prossimi 10 anni lungo tutta la filiera dei semiconduttori.

L’Italia è coinvolta, seppur l’ufficialità tardi ad arrivare, con un potenziale investimento da svariati miliardi di dollari per la creazione di un polo dedicato al back-end dei chip, molto importante come abbiamo spiegato in questo articolo. Intel ha stimato assunzioni dirette per 1500 persone e altri 3500 posti di lavoro creati tra fornitori e partner.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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