SpaceX ha eseguito un nuovo static fire di Super Heavy Booster 7 con 11 motori

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SpaceX ha eseguito un nuovo static fire di Super Heavy Booster 7 con 11 motori

Mentre gli occhi erano puntati su Orion della missione Artemis I a Starbase (Boca Chica, Texas) SpaceX ha condotto un nuovo static fire del primo stadio di Starship chiamato Super Heavy e in particolare si tratta dell’unità conosciuta come Booster 7. Si tratta di un momento importante perché il nuovo vettore pesante non sarà solo necessario per la sostenibilità economica della società di Elon Musk ma anche per le missioni Artemis verso la Luna considerando che una versione modificata di Ship (lo stadio superiore) sarà impiegata come lander lunare per Artemis III e Artemis IV.

Secondo piani non provvisori, il primo test orbitale (dal Texas alle Hawaii) di Starship dovrebbe avvenire entro il 2022 ma ci sono molte incognite per essere certi che ciò avverrà (già in passato era accaduto di slittamenti di mesi). Con il successo dello static fire di Ship 24 di tutti e sei i motori (tre atmosferici e tre per il vuoto) ora rimane da provare a fondo Super Heavy con Booster 7. In passato sono stati eseguiti diversi test tra quelli criogenici e altri static fire. Qui la complessità è data dalla presenza di ben 33 motori Raptor 2 che devono funzionare tutti all’unisono per riuscire a sollevare la grande massa. Nelle scorse ore è stato eseguito un nuovo test per proseguire la strada verso il test orbitale.

SpaceX e il nuovo static fire di Super Heavy

Intorno alla metà del mese di novembre 2022 era stato eseguito uno static fire (breve accensione dei motori, senza decollo) con 14 motori Raptor 2 sempre impiegando Booster 7. Nella seconda metà di settembre 2022 invece i motori accesi contemporaneamente erano stati 7 mentre all’inizio dello stesso mese c’era stata la prima accensione multipla. Una delle strategie che ci si aspettava fosse seguita da SpaceX era quella di aumentare ulteriormente i motori accesi contemporaneamente per avvicinarsi ai 33 totali.

static fire

La società statunitense invece ha seguito una strategia diversa. Secondo quanto riportato ufficialmente sono stati accesi “solamente” 11 motori Raptor 2 contemporaneamente alle 20:42 del 29 novembre (ora italiana). Questo però non deve trarre in inganno. Anche se il numero totale è inferiore al massimo raggiunto, la durata complessiva della prova è stata superiore.

starship

SpaceX ha infatti provato la combustione dei Raptor 2 per 13″. Questo ha permesso di valutare un’accensione prolungata (del resto dovranno bruciare per alcuni minuti per portare in orbita Ship) inoltre consente anche di capire se l’orbital launch pad (la struttura in cemento e acciaio che supporta Starship) è in grado di supportare accensioni di tale entità.

starship

In un tweet di qualche giorno fa (prima di questo static fire), Elon Musk aveva scritto di come Super Heavy sarebbe stato sottoposto a un nuovo static fire di circa 20″ e poi un altro prima del test orbitale sfruttando il massimo carico dell’ossigeno per la pressurizzazione autogena. Questo potrebbe significare che SpaceX non prevederà l’accensione di tutti e 33 i Raptor 2 prima del lancio oppure che la strategia potrebbe cambiare ulteriormente nelle prossime settimane.

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