Abusi sulle scimmie, l’accusa terribile che colpisce Neuralink e un’università statunitense

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Abusi sulle scimmie, l’accusa terribile che colpisce Neuralink e un’università statunitense

Neuralink, la società di Elon Musk impegnata nello sviluppo di microchip impiantabili nel cervello con il quale permettere alle persone invalide di interagire meglio con il mondo che le circonda, è al centro delle polemiche negli Stati Uniti. Non a causa delle problematiche interne già di per sé gravi, ma a causa di una denuncia per gli esperimenti condotti sulle scimmie.

Questa volta non c’entra la PETA, che pure si era scagliata contro Musk senza usare mezzi termini, ma il Physicians Committee for Responsible Medicine (PCRM), un’organizzazione non profit che nelle sue fila conta oltre 17.000 medici.

La PCRM ha depositato una denuncia presso la USDA (il Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti) contro la UC Davis (Università della California), per violazione dell’Animal Welfare Act federale a causa degli “esperimenti cerebrali invasivi e mortali condotti su 23 scimmie” (macachi).

La UC Davis, si legge nella nota diffusa, “ha ricevuto oltre 1,4 milioni di dollari da Neuralink per portare avanti gli esperimenti. La denuncia è basata su quasi 600 pagine di documenti inquietanti rilasciati solo dopo che abbiamo intentato una prima causa nel 2021″.

Una seconda causa presso la Corte superiore della contea di Yolo punta a costringere l’Università a rilasciare video e fotografie delle scimmie. “Alla maggior parte degli animali sono state rimosse parti del cranio per impiantare elettrodi nel cervello come parte dello sviluppo dell’interfaccia cervello-macchina di Neuralink”.

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Secondo l’accusa, il personale di Neuralink e dell’UC Davis non ha fornito alle scimmie morenti cure veterinarie adeguate, usando una sostanza non approvata nota come il “Bioglue” che ha ucciso le scimmie distruggendo le parti del loro cervello. Inoltre, non avrebbero fornito le cure psicologiche adeguate per garantire il benessere degli animali assegnati all’esperimento.

Insomma, un quadro da vero e proprio “lager”, con scimmie poste in gabbie singole con perni d’acciaio avvitati al cranio e traumi facciali causati dalle convulsioni dovute agli impianti cerebrali. Inoltre, le scimmie avrebbero manifestato infezioni nella zona degli impianti. “In alcuni casi, a causa del deterioramento della loro salute, Neuralink e UC Davis hanno soppresso le scimmie prima ancora che venissero usate nell’esperimento“.

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“La UC Davis può anche aver consegnato le sue strutture finanziate dai fondi pubblici a un miliardario, ma ciò non significa che possa eludere i requisiti di trasparenza e violare le leggi federali sul benessere degli animali“, ha dichiarato Jeremy Beckham, coordinatore dell’azione della PCRM.

“I documenti rivelano che le scimmie hanno avuto il cervello mutilato in esperimenti scadenti e sono state lasciate soffrire e morire. Non è un mistero il motivo per cui Elon Musk e l’Università vogliono mantenere le foto e i video di questo orribile abuso nascosti al pubblico”.

“L’Università ha rifiutato di pubblicare foto e video, sostenendo che le registrazioni appartengono a Neuralink, una società privata non soggetta al Public Records Act della California”.

La denuncia chiede alla USDA di intervenire contro Neuralink e la UC Davis se le presunte violazioni saranno dimostrate. Un portavoce dell’ateneo ha spiegato che la partnership con Neuralink è terminata nel 2020 e aggiunto che il comitato interno ha rivisto e approvato i protocolli di ricerca usati per il progetto con l’azienda di Musk.

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Ci sforziamo di fornire la migliore assistenza possibile agli animali che sono sotto la nostra responsabilità”, ha affermato il portavoce della UC Davis. “La ricerca sugli animali è regolamentata in modo rigoroso e la UC Davis segue tutte le leggi e i regolamenti applicabili, compresi quelli del Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti”.

“La UC Davis non può proteggere una società privata dal controllo pubblico”, ha ribattuto Deborah Dubow Press della PCRM. “Foto e video di animali ospitati e sottoposti a esperimenti in un’istituzione pubblica sono documenti pubblici. Neuralink non può avvalersi di risorse pubbliche ed eludere la responsabilità davanti all’opinione pubblica”.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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