Le elettriche costano troppo? La T03 cinese mostra la via: 300 km di autonomia, ADAS e prezzo di 10.000 euro
La nazione in cui si vendono più auto elettriche in assoluto è senza dubbio la Cina, dove in generale si è già andati oltre la fase di introduzione nel mercato, e quindi sempre più clienti scelgono questo tipo di motorizzazione. Per lo stesso motivo anche la politica dei prezzi è già a un passo successivo rispetto all’Europa, e le auto, soprattutto le city car, costano sensibilmente meno.
Nonostante il prezzo più basso, non hanno molto da invidiare ad altre auto europee, come nel caso della Leapmotor T03, una piccola auto elettrica che sta avendo buon successo, proprio per le sue buone caratteristiche e il suo prezzo. L’auto può vantare un’autonomia di 400 km secondo il ciclo NEDC (circa 300 km in WLTP), ricarica fast CCS e aggiornamenti OTA, il tutto a un prezzo di partenza equivalente a 8.000 euro. Il modello top di gamma invece arriva a poco più di 10.000 euro.
E non manca nemmeno un tocco di tecnologia, con diversi ADAS, che non si vedono spesso in queste fasce di prezzo. Presenti l’Automatic Braking System, Lane Keeping Assist, Adaptive Cruise Control e Automated Driving System, il tutto gestito dal sistema Leap Pilot 2.0.
Con tutte queste qualità, il problema della Leapmotor T03 non è certo la domanda, quanto piuttosto l’offerta. Tra crisi dei semiconduttori e approvvigionamento di batterie, la casa fatica a soddisfare tutti i clienti, ma le cose potrebbero migliorare presto grazie a nuovi fornitori.
Finora infatti l’auto poteva contare solo sul pacco batteria NCM da 38 kWh, mentre ora arriverà anche la versione con 41 kWh, con celle LFP senza cobalto. Ed i fornitori saranno addirittura tre: CATL, SVOLT e Guoxuan. Le nuove batterie saranno leggermente più pesanti, ma grazie a un pizzico di capacità in più manterranno più o meno la stessa autonomia. Per Leapmotor ci sarà anche qualche punto di margine in più, per via del costo inferiore delle LFP rispetto alle NCM.
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