Pokémon Spada e Scudo: due leaker dovranno risarcire gli sviluppatori

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Pokémon Spada e Scudo: due leaker dovranno risarcire gli sviluppatori

Come alcuni ricorderanno, nel 2019 The Pokémon Company aveva intentato una causa contro due leaker, responsabili di una fuga d’informazioni inerente a Pokémon Spada e Scudo. In tale occasione erano state diffuse alcune immagini tratte dalla guida strategica dei due giochi, attirando sia l’attenzione della community che quella degli sviluppatori del jRPG. La sentenza è arrivata poche ore fa e non ci sono buone notizie per i leaker: dovranno risarcire gli sviluppatori.

Pokémon in tribunale: risarcimento di 150 mila dollari

Due anni fa, alcuni contenuti di Pokémon Spada e Scudo erano apparsi in rete svelando le caratteristiche degli inediti episodi sviluppati per Nintendo Switch. Parliamo ad esempio delle immagini ritraenti le forme Gigamax dei Pokémon presenti nel gioco, ma anche degli artwork legati all’ambientazione e ai personaggi del nuovo titolo. In tale occasione, i giocatori avevano scoperto che il gioco di ruolo ambientato nella fittizia Galar non avrebbe avuto un Pokédex Nazionale, ovvero l’elenco completo delle creature che troviamo invece in altri episodi della serie.

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Questa notizia aveva innescato le lamentele dei fan, infastiditi e delusi dopo aver scoperto dei tagli effettuati dagli sviluppatori per l’attesissimo Spada e Scudo. Nasceva così il famigerato trend #GameFreakLied (letteralmente, “Game Freak ha mentito”), fenomeno che aveva visibilmente danneggiato l’immagine dell’esclusiva Switch: al momento del lancio, avvenuto nel novembre del 2019, il gioco era stato accolto tiepidamente dal pubblico.

Dopo aver individuato i responsabili del leak, nel 2019 The Pokémon Company ha trascinato i “furbetti” in tribunale. Tra le prove presentate dalla compagnia figuravano alcune immagini del gioco pubblicate in una chat di Discord; secondo le indagini condotte dall’azienda, uno dei due imputati (David Maisonave) aveva scattato le foto mentre lavorava alla guida ufficiale di Pokémon Spada e Scudo, mentre il secondo imputato (Bryan Cruz) si era occupato della diffusione delle immagini, pubblicandole su Discord e su portali come Reddit e 4chan.

Tra parentesi, The Pokémon Company effettua dei severi controlli di sicurezza per quanto concerne la produzione e la stampa delle sue guide strategiche: l’accesso ai contenuti dei giochi è consentito ai soli responsabili delle guide che, oltre a firmare accordi di non divulgazione, sono costretti a utilizzare specifici strumenti per poter accedere ai file. Per giunta, prima della distribuzione, le copie fisiche della guida strategica sono conservate in luoghi sicuri e sorvegliati: le persone che vi hanno accesso non sono autorizzate a portare con sé telefoni o macchine fotografiche.

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Presentando questa documentazione in tribunale, gli avvocati di The Pokémon Company hanno richiesto un risarcimento danni. Ecco dunque la sentenza della Corte incaricata della gestione della causa: i due imputati sono tenuti a versare 150.000 dollari, ai quali si aggiungono le spese legali sostenute negli ultimi due anni. Un duro colpo per i leaker e una vittoria schiacciante per i produttori della serie Pokémon. Ricordiamo che The Pokémon Company è imparentata con Nintendo, società che in passato ha dimostrato una certa spietatezza nei confronti dei leaker e di tutti coloro che, in un modo o nell’altro, hanno “osato” danneggiare le IP della Grande N.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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