Windows 10, arriva la nuova cartella OEMDRIVERS per i driver di terze parti: come funzionerà
Microsoft sta lavorando sull’implementazione di una cartella dedicata per immagazzinare tutti i driver di terze parti, in un percorso diverso rispetto a quelli originali di Microsoft. La scoperta è ancora una volta da parte dell’account Twitter Albacore, che in un post ha descritto il nuovo metodo dell’azienda di Redmond per “isolare i driver di terze parti in maniera simile a Windows 10X”. La fonte sottolinea che non verranno inseriti in una partizione dedicata, ma in una semplice cartella.
Looks like Microsoft wants to isolate 3rd party drivers on Desktop similarly to how they isolate them on 10X. No dedicated partition, but a folder will do. pic.twitter.com/4DatghWNas
— Albacore (@thebookisclosed) March 25, 2021
Windows 10 e la cartella OEMDRIVERS, cosa cambierà rispetto ad oggi
Sin dai tempi di Windows Vista, il sistema operativo di Microsoft immagazzina tutti i driver validati nella cartella %SystemRoot%\System32\DriverStore. Si tratta di una misura di sicurezza che impedisce al sistema operativo di installare driver contraffatti: prima di inserire i driver nella cartella DriverStore viene infatti verificata la firma digitale, e solo se non è stata in alcun modo manipolata viene garantita l’installazione del driver sul sistema. Nell’attuale implementazione su Windows 10 tutti i driver finiscono nella cartella DriverStore, sia quelli di Microsoft, sia quelli di terze parti.
Questo potrebbe cambiare a partire da Windows 10 21H2, come fatto notare da Albacore, che si è accorto della novità all’interno della build d’anteprima 21343. Nella nuova versione del sistema operativo, che dovrebbe vedere la luce entro la fine dell’anno, è stata implementata una feature “nascosta” che crea una cartella dedicata per i driver di terze parti. La funzione si chiama “Writeable_DriverStore” e, se abilitata, viene utilizzata la cartella “C:\Windows\OEMDRIVERS” per i driver di terze parti, invece della vecchia “C:\Windows\System32/DriverStore”.
Perché la feature funzioni, tuttavia, deve essere abilitata prima del primo avvio di una nuova versione di Windows 10: nell’implementazione attuale si abilita la feature, si installa la nuova versione e Windows 10 trasferisce al primo avvio tutti i driver esterni nella cartella OEMDRIVERS. Si tratta di una novità poco interessante per l’utente finale, tuttavia decisamente importante in termini di sicurezza: Microsoft utilizza la cartella “system32” per immagazzinare file fidati, necessari per il funzionamento del sistema operativo. Trasferendo le librerie (e in alcuni casi anche veri e propri eseguibili) di terze parti fuori dalla cartella, Microsoft può aumentare ulteriormente – e in maniera semplice – la sicurezza di una componente fondamentale del sistema operativo.
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