La CNSA si prepara al lancio della missione Chang’e-6 per riportare campioni dal lato nascosto della Luna

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La CNSA si prepara al lancio della missione Chang’e-6 per riportare campioni dal lato nascosto della Luna

La Cina ha obiettivi ambiziosi per la Luna così da competere con il programma Artemis (internazionale ma a guida statunitense). Dopo il successo della missione Chang’e-5 ora è il momento della missione Chang’e-6 che riporterà, per la prima volta nella storia dell’umanità, dei campioni dalla superficie del lato nascosto della Luna. Nelle scorse settimane è stato lanciato il satellite di comunicazione Queqiao-2 che fornirà il supporto alle operazioni di questa missione ma anche di quelle attualmente presenti (Chang’e-4 e il rover Yutu-2) e a quelle future.

chang'e-6

Dopo la missione Chang’e-6 sarà il momento di Chang’e-7 (2026) e Chang’e-8 (2028) e, secondo i piani, entro il 2030 a un allunaggio con equipaggio umano. Ancora dopo ci sarà la costruzione della base di ricerca internazionale sul suolo lunare e poi di una stazione spaziale orbitante. Questi piani spaziano dalla metà degli anni ’30 fino a oltre gli anni ’40 e potrebbero vedere la partecipazione di altre nazioni oltre alla Cina.

La missione cinese Chang’e-6

La struttura di base dei veicoli coinvolti nella missione Chang’e-6 non sarà molto differente rispetto a Chang’e-5. Lo scopo sarà scavare sotto la superficie lunare nel lato nascosto dalla Terra e raccogliere fino a 2 kg di regolite da riportare sul nostro Pianeta. L’operazione non è mai stata tentata prima e saranno i primi campioni di questo tipo (sono invece presenti campioni del lato visibile dalla Terra).

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Il lancio è previsto per il 3 maggio grazie a un razzo spaziale Lunga Marcia 5 Y8 che è stato rivisto rispetto a quello che lanciò la precedente missione dal Wenchang Space Launch Site. Infatti sarà in grado di avere un carico utile superiore di 100 kg oltre a migliorarne l’affidabilità complessiva. Il viaggio della sonda spaziale completerà alcune orbita intorno alla Terra prima di raggiungere l’orbita lunare. L’orbita di trasferimento Terra-Luna dovrebbe avere un perigeo di 200 km e un apogeo di 410 mila km. Grazie a questa strategia l’energia richiesta sarà inferiore rispetto a un viaggio più breve e diretto.

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Insieme alla missione principale sono previsti anche strumenti di altre nazioni e agenzie. In particolare troviamo un Cubesat sviluppato dal Pakistan e dalla Shanghai Jiao Tong University chiamato ICUBE-Qamar che avrà due fotocamere, una massa di 7 kg e una vita operativa utile di circa tre mesi e sarà rilasciato in orbita lunare. Tra gli strumenti a bordo del lander di Chang’e-6 invece ci saranno un rilevatore di ioni negativi di ESA/Svezia, un rilevatore di radon del CNES (Francia) e un riflettore laser dell’ASI (Italia).

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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