Broadcom fa un mezzo dietrofront sugli operatori di cloud più piccoli. In arrivo anche formazione più economica

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Broadcom fa un mezzo dietrofront sugli operatori di cloud più piccoli. In arrivo anche formazione più economica

Il cambio di rotta repentino e completo nella strategia di VMware dopo l’acquisizione da parte di Broadcom è stato avvertito immediatamente da tutti, ma in particolare dai partner e dagli operatori di servizi cloud. Ci sono però sviluppi: Broadcom sembra voler attutire il colpo per gli operatori più piccoli, mentre per i clienti si preparano novità che addolciscano la pillola (salata) degli aumenti come la formazione a prezzi più bassi.

Novità per gli operatori di cloud da VMware

Avevamo riportato come VMware avesse deciso, in maniera improvvisa, di chiudere tutti i programmi di partnership. Tale decisione includeva anche gli operatori di servizi cloud che usano la tecnologia VMware per erogare i propri servizi: ciò significa che molti operatori, in particolare quelli più piccoli, si sono trovati nella spiacevole condizione di non sapere se rimarranno sul mercato. Il mancato accesso al software che consente loro di erogare i servizi su cui si basa la propria attività appare, infatti, come una condanna a morte per molte aziende.

Per spiegare questo cambio di rotta bisogna fare un passo indietro per analizzare la strategia di Broadcom: tagliare fuori i pesci piccoli per concentrarsi su quelli grandi, da cui è possibile ottenere maggiore valore (o, per dirla in maniera più diretta e meno “politicamente corretta”, che è possibile spremere di più). Non si tratta di una teoria del complotto, ma di un intento dichiarato.

Secondo quanto riporta The Register, c’è una soglia da superare per poter entrare a far parte del nuovo programma di Broadcom: 3.500 core. Ciò significa che molti piccoli operatori sarebbero tagliati fuori, e così i loro clienti. Il rischio è quello di perdere fette importanti di mercato.

Broadcom ha tuttavia escogitato un sistema per consentire a queste realtà più piccole di continuare a operare: i partner “di primo livello” potranno rivendere le proprie licenze a partner “di secondo livello”. Non ci sarebbe un limite al numero di tali partner secondari e quelli primari avrebbero la possibilità di gestire in proprio tutti gli aspetti legati alla fatturazione e al controllo del rispetto degli accordi.

Ci sono due aspetti da considerare in questa situazione. Il primo è che in questo modo VMware di fatto delega ai suoi partner tutte quelle attività che normalmente hanno un costo (anche significativo) per gestire partner e clienti: la gestione di offerte e contrattazioni, la fatturazione, l’audit, i rinnovi… Tutti aspetti che erano in carico a VMware e che vengono ora invece lasciati ai partner, liberandosi così di tutte le realtà più piccole che portano pochi profitti. Il secondo è che in questo modo VMware mette di fatto i partner nelle condizioni di vendere licenze a possibili concorrenti, per quanto di dimensioni inferiori. Vedremo dunque quanto questo modello funzionerà e sarà efficace.

Va notato che, durante le trattative con i regolatori del mercato, Broadcom aveva affermato che VMware fosse un’alternativa al cloud pubblico e per questo l’acquisizione, e l’iniezione conseguente di nuovi fondi per la ricerca e lo sviluppo, avrebbe garantito la competizione nel mercato del cloud.

Novità per i clienti: arriva una nuova formazione

Come riporta, nuovamente, The Register, VMware intende lanciare un nuovo programma per la formazione. L’azienda ha reso disponibile gratuitamente l’intera biblioteca di corsi on demand ai clienti che abbiano sottoscritto un abbonamento VMware Cloud Foundation, a quelli parte del segmento dei “clienti strategici” (che immaginiamo essere parte dei 2.000 clienti più grossi che l’azienda ha tolto ai partner) e ai partner nel programma Broadcom Advantage. Per ora gli altri rimangono, invece, senza accesso a tali materiali.

L’azienda ha comunicato che a maggio introdurrà un nuovo programma per la formazione che prevede prezzi più bassi rispetto al passato: l’azienda afferma che ci sarà “più formazione a una frazione del costo che [i clienti] pagavano.

Rimarrà da vedere se questa diminuzione nel prezzo della formazione sarà sufficiente a controbilanciare gli aumenti significativi che sono arrivati a seguito della decisione di Broadcom di offrire i prodotti e i servizi di VMware solo come pacchetti.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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