Il lander lunare Intuitive Machines Nova-C Odysseus si è spento, rilasciata nuova immagine

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Il lander lunare Intuitive Machines Nova-C Odysseus si è spento, rilasciata nuova immagine

Da poche decine di minuti abbiamo pubblicato la notizia del lander lunare nipponico JAXA SLIM che si è spento in attesa del ritorno della luce solare nella zona del cratere Shioli. Negli ultimi giorni ad attirare l’attenzione di utenti e media è stata però la missione commerciale statunitense Intuitive Machines IM-1 del lander Nova-C Odysseus. Come sappiamo, come nel caso del veicolo giapponese, anche quello statunitense non è atterrato correttamente, pur effettuando un soft landing e riuscendo a trasmettere dati scientifici e ingegneristici al centro di controllo sulla Terra.

intuitive machines

L’ultima immagine di Odysseus (catturata il 22 febbraio)

Questo ha reso Odysseus il primo lander commerciale in assoluto a riuscire ad allunare e anche il primo lander statunitense dalla fine del programma Apollo a tornare sulla Luna. Due importanti avvenimenti per la nuova era dell’esplorazione del nostro satellite naturale (che è solo all’inizio del suo nuovo corso). La missione sulla superficie lunare è durata complessivamente circa sei giorni e ha permesso di provare “sul campo” nuove tecnologie e carichi utili forniti dalla NASA all’interno del programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS).

L’ultima immagine di Odysseus da Intuitive Machines

Intuitive Machines ha rilasciato nelle scorse ore un’ultima immagine catturata dal lander Nova-C mentre catturata il 22 febbraio, giorno dell’allunaggio. Si tratta di una fotografia che riprende la parte inferiore del lander con i supporti per l’atterraggio mentre in alto si può notare, sopra al flare dovuto all’ottica, la Terra illuminata per metà (come se si trattasse di una “mezzaluna”).

La società ha scritto in merito “prima che la sua energia si esaurisse, Odysseus ha completato correttamente un trasmissione di addio. Ricevuta oggi, questa immagine del 22 febbraio mostra la mezzaluna della Terra sullo sfondo, un sottile promemoria della presenza dell’umanità nell’Universo. Buonanotte, Odie. Speriamo di sentirti di nuovo”.

Lo spegnimento del lander lunare è avvenuto intorno alle 23:50 di ieri (ora italiana). Intuitive Machines ha già precisato durante la conferenza stampa congiunta con la NASA che questo veicolo non è pensato per resistere alla notte lunare e, in particolare, l’elettronica (computer di bordo) e le batterie potrebbero non supportare le temperature estreme che si verificano sul nostro satellite quando non c’è luce solare. La società proverà comunque a contattare Nova-C Odysseus nelle prossime settimane quando il Sole tornerà a risplendere nella zona del cratere Malapert-A. La risposta non è però scontata.

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Immagine catturata dalla fotocamera ILO-X di ILOA

Altra cattiva notizia è che la fotocamera EagleCam non è stata in grado di fornire immagini “in terza persona” del lander lunare così da comprendere meglio la sua posizione. Sappiamo che Odysseus giace su un pendio e su un lato inclinato di circa 30°. Questo è dovuto all’allunaggio non perfetto legato alla mancanza del supporto dell’altimetro laser a causa di un problema verificatosi durante le fasi finali di test. Il veicolo ha quindi dovuto necessariamente atterrare grazie a un sistema ottico basato su immagini.

Grazie a questo sistema di rilevazione il lander ha comunque quasi centrato l’obiettivo (arrivando a 1,5 km dal punto preciso di atterraggio) ma con una velocità e un movimento laterale imprevisti. Il computer di Nova-C aveva infatti calcolato di trovarsi ancora a 100 metri di quota quando ha toccato il suolo lunare con una velocità di circa tre volte superiore al previsto e spostandosi lateralmente. L’insieme di questi fattori ha portato alla rottura di alcuni supporti di atterraggio facendo poi strisciare lateralmente il lander sulla superficie fino a una cunetta (dove poi si è adagiato delicatamente).

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Uno dei supporti del lander lunare distrutto nell’impatto

Grazie al carico utile ILO-X di ILOA è possibile vedere nelle immagini catturate uno dei supporti di Intuitive Machines Odysseus che si è separato dalla parte inferiore del lander e che si trova ad alcuni metri di distanza dove resterà per i prossimi anni. In generale la missione ha raggiunto diversi obiettivi riuscendo a fornire dati scientifici utili alla NASA attraverso i carichi utili presenti a bordo. Questo è stato anche il primo lander della società a volare effettivamente nello Spazio permettendo di acquisire informazioni per le future missioni IM-2 e IM-3 dove molti dei problemi di IM-1 saranno risolti.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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