NASA Ingenuity: nuova immagine catturata da SuperCam di NASA Perseverance

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NASA Ingenuity: nuova immagine catturata da SuperCam di NASA Perseverance

Come sappiamo il drone NASA Ingenuity non può più volare, come già specificato più volte dal JPL. Fortunatamente l’elicottero marziano è riuscito ad atterrare con il pannello solare rivolto verso l’alto consentendo di caricare le batterie e continuare a comunicare con il rover NASA Perseverance per scaricare le ultime informazioni utili. La motivazione della fine della missione del drone è ancora in fase di analisi ma con nuove immagini è stato possibile capire meglio quali sono stati i danni riportati.

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Una prima fotografia catturata dal rover statunitense mostrava danni alle quattro pale del drone ma c’erano ulteriori dati da scaricare prima di avere uno scenario più completo. Successivamente le immagini scaricate da NASA Ingenuity hanno mostrato quelli che erano danni ben maggiori del previsto con addirittura una delle quattro pale completamente mancante. Questa si troverebbe adagiata sulla sabbia a qualche metro di distanza.

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Nella prima immagine il drone senza una pala, nella seconda la pala mancante

Nelle scorse ore il team di NASA Perseverance ha scelto di impiegare lo strumento scientifico SuperCam per acquisire una nuova immagine del drone da una posizione leggermente diversa rispetto alle fotografie di Mastcam-Z. Proprio grazie a questa nuova immagine è ora certo che il drone ha perso una delle quattro pale.

L’immagine si può trovare sul sito ufficiale della missione Mars 2020 dove vengono salvate tutte le immagini catturate dal drone o dal rover. SuperCam solitamente è impiegata per identificare le sostanze chimiche presenti nelle rocce e nel suolo compresa la composizione atomica e molecolare.

Il sensore posizionato sulla “testa” del rover ha una massa di 5,6 kg occupando 38 x 20 x 16 cm. Solitamente gli obiettivi delle analisi si trovano molto più vicini (tra i 7 metri e i 12 metri) di quanto sia attualmente NASA Ingenuity (a circa 500-600 metri). L’immagine mostra come la pala del rotore superiore sia completamente mancante mentre almeno una pala del rotore inferiore sia rotta nella zona della punta.

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Questo compromette completamente il bilanciamento del drone e quindi conferma, ancora una volta, che NASA Ingenuity non volerà mai più. Sarà interessante capire però la sequenza degli eventi che hanno portato alla fine della missione. In particolare non sembra che nel punto dove la pala rotta ha toccato il suo ci siano segni sulla sabbia compatibili con il contatto con il drone. Potrebbe invece essersi staccata a causa degli stress meccanici e quindi aver comportato un atterraggio di emergenza del drone che non riusciva più a inquadrare il suolo con Navcam perdendo così l’orientamento. Atterrare su una duna (su una superficie inclinata) potrebbe aver quindi danneggiato l’estremità di una delle pale concludendo così la missione.

Ricordiamo che NASA Ingenuity avrebbe dovuto compiere cinque voli in 30 giorni, secondo le stime iniziali. Invece il drone è riuscito ad arrivare fino al 72° volo percorrendo oltre 17 km su terreni poco congeniali per un rover e volando per oltre 128 minuti. Le sue capacità sono state così apprezzate che sono previsti altri droni in futuro compresi quelli sviluppati da ISRO e dalla CNSA.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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