Sierra Space: nuovo video dei test per il modulo gonfiabile della stazione spaziale commerciale

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Sierra Space: nuovo video dei test per il modulo gonfiabile della stazione spaziale commerciale

Il futuro della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) sembra ormai segnato con un deorbiting che dovrebbe avvenire nel 2031, anche grazie a un modulo studiato ad hoc, e una fine della vita operativa nel 2030. Al suo posto ci saranno una serie di stazioni spaziali commerciali che agenzie e società private potranno “affittare” per compiere esperimenti in condizioni di microgravità (o per turismo spaziale). Tra queste ci sarà Orbital Reef, realtà voluta da Blue Origin e da Sierra Space, con quest’ultima che sta sviluppando i moduli che verranno utilizzati per costruirla. Le notizie di una rottura della collaborazione sono quindi state smentite, anche se le due società potrebbero aver rivisto i loro accordi.

Per la realizzazione di Orbital Reef sarà presente anche il modulo gonfiabile chiamato LIFE (Large Integrated Flexible Environment) che promette di avere un grande volume interno ma anche semplificando il suo trasporto in orbita bassa terrestre proprio grazie alla struttura che si espande una volta nello Spazio. Negli scorsi giorni è stato eseguito un test in collaborazione con la NASA per provare i limiti costruttivi di LIFE, realizzato in collaborazione con il partnerILC Dover. Questo test prevedeva di far esplodere volutamente il modulo a dimensioni reali provare i limiti di pressione che era in grado di supportare cercando di superare quelli imposti dall’agenzia spaziale per continuarne la costruzione.

Sierra Space e il video dell’esplosione del modulo gonfiabile LIFE

Secondo quanto riportato da Sierra Space il test ha avuto successo, superando quanto stabilito dalla NASA per l’accettabilità. Il modulo gonfiabile LIFE a misura intera era alto quasi 21 metri con un volume interno di 300 m³. Si tratta di circa un terzo del volume interno dell’intera ISS, ma in questo caso si trattava di un singolo modulo ai quali vanno ne andranno aggiunti altri per arrivare alla capacità complessiva di Orbital Reef dando così una capacità superiore di ospitare astronauti in orbita e in un ambiente più confortevole e meno claustrofobico.

sierra space

Il modulo ha una pressione operativa nello Spazio di circa 1 atm con la NASA che aveva dichiarato come limite minimo per superare il test di 4,13 atm (per questioni di sicurezza), superato dal modulo in test del 27% toccando quindi le 5,2 atm. La struttura esterna in materiale flessibile permette, una volta gonfiato, di essere resistente quanto l’acciaio. Sierra Space ha anche risposto alle curiosità di alcuni utenti circa detriti spaziali e micrometeoriti: la struttura assorbirebbe l’impatto senza perdite e la società ha dichiarato  di aver già condotto dei test di impatto ad alta velocità insieme alla NASA. Le informazioni precise sui risultati di questi test non sono state rese note attualmente ma potrebbero esserlo in futuro quando lo sviluppo sarà in fase più avanzata. Attualmente sappiamo che una parte della struttura flessibile è realizzata in Vectran mentre un’altra è realizzata con tessuti ad alta resistenza su più strati.

sierra space

Tom Vice(CEO di Sierra Space) ha dichiarato che “stiamo guidando la reinvenzione della stazione spaziale che darà forma a una nuova era di esplorazione e scoperta dell’umanità nell’orbita terrestre bassa e oltre. La tecnologia della stazione spaziale gonfiabile di Sierra Space offre il volume pressurizzato nello Spazio più grande in assoluto, la migliore economia unitaria per volume in orbita e i costi di lancio e operativi totali più bassi. La migliore economia unitaria posiziona Sierra Space come leader della categoria di ricerca in microgravità e lo sviluppo del prodotto, offrendo ai clienti il ​​ritorno più interessante sul loro investimento”.

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Come spiegato da Sierra Space, grazie a moduli come LIFE è possibile, in soli tre lanci con fairing standard da 5 metri, arrivare ad avere una capacità interna superiore a quella dell’attuale ISS. Sarà anche possibile sviluppare una versione più grande, che potrà essere lanciata con fairing da 7 metri (come quelli di New Glenn, di Blue Origin), che offrirà una capacità di 1400 m³ in un singolo lancio. Il futuro delle stazioni spaziali commerciali sta pian piano prendendo forma e la NASA spera di riuscire a dismettere la ISS solo dopo che almeno una di queste (o, meglio, più di una) saranno effettivamente operative.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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