NIO rilancia i piani per le stazioni di scambio batteria: altre 1.000 entro il 2023, anche in Europa

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NIO rilancia i piani per le stazioni di scambio batteria: altre 1.000 entro il 2023, anche in Europa

Prima del successo di NIO lo scambio batteria era visto come un metodo fallimentare per la ricarica delle auto elettriche. Altre aziende ci avevano provato prima, compresa Tesla, ma il protagonista del mercato cinese è stato il primo a riuscire nell’impresa.

Due mesi fa NIO aveva annunciato che avrebbe aggiunto durante il 2023 altre 400 stazioni di scambio, ma ora sembra che il patron William Li non sia soddisfatto. Questa sensazione è nata dopo un viaggio personale, in cui Li ha sperimentato alcune difficoltà in determinate zone, ed ha per questo deciso che il piano non è sufficiente.

NIO Swap Station

Le stazioni in arrivo nel 2023 diventano dunque 1.000, di cui 400 vicine a autostrade e stazioni di servizio, mentre altre 600 in aree urbane, così da bilanciare la presenza di infrastrutture e clienti NIO nelle grandi città.

Nel frattempo proseguono i lavori per arrivare a una produzione di massa della terza generazione delle stazioni di scambio, e si prevede che tra aprile e maggio la quota raggiunga 120-150 stazioni pronte ogni mese. Il nuovo modello di impianto di scambio può alloggiare fino a 21 batterie, contro le 13 della seconda generazione, e quindi effettuare fino a 408 scambi al giorno, ovvero il 30% in più.

NIO Swap Station

NIO promette che entro il 2025 il 90% dei suoi clienti non sarà lontano da una stazione più di 3 km. Nel frattempo l’azienda ha esportato questa modalità di “ricarica” anche in Europa, dove ha iniziato a vendere le sue auto. Alla fine di gennaio erano già 10 le stazioni installate nel Vecchio Continente, con altre 7 in arrivo. Per la fine dell’anno si punta a 120 stazioni operative.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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