Blue Origin lancerà due sonde della NASA verso Marte con New Glenn

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Blue Origin lancerà due sonde della NASA verso Marte con New Glenn

Quando si tratta di nuovi vettori pesanti solitamente si pensa a Starship di SpaceX ma nei prossimi mesi potrebbe debuttare anche il tanto atteso New Glenn di Blue Origin. La società di Jeff Bezos è attualmente impegnata nei voli suborbitali per il turismo e per la ricerca scientifica (attualmente fermi dopo un imprevisto durante la missione NS-23) ma con il nuovo vettore si punterà a essere una realtà alternativa alle società statunitensi come ULA o la stessa Blue Origin per raggiungere l’orbita e oltre.

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A differenza della società di Elon Musk, Blue Origin non lavora mostrando i progressi pubblicamente e di New Glenn si sa ancora poco rispetto all’avanzamento del suo sviluppo. Certo, si tratta di un progetto complesso (meno di Starship) di un razzo spaziale completamente riutilizzabile che servirà sia per missioni commerciali che per lanci legati ad agenzie come la NASA. Proprio quest’ultima ha assegnato un contratto per il lancio delle sonde gemelle della missione Escape and Plasma Acceleration and Dynamics Explorers (ESCAPADE).

Blue Origin lancerà due sonde della NASA verso Marte con New Glenn

Secondo quanto riportato dall’agenzia spaziale, il contratto assegnato alla società statunitense prevede il lancio delle due sonde per la fine del 2024 (con un viaggio che durerà 11 mesi). Questo significherà che entro quel periodo, salvo imprevisti o ulteriori ritardi, vedremo finalmente volare New Glenn, anche se quello probabilmente non sarà il primo lancio in assoluto per questo razzo spaziale. Il lancio avverrà dallo Space Launch Complex-36 alla Cape Canaveral Space Force Station in Florida, dove Blue Origin sta costruendo sia parte del vettore sia le strutture di terra necessarie per il lancio.

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Blue Origin punta molto su questo vettore in quanto la sua capacità di portare carichi utili nello Spazio (in LEO o oltre) è decisamente elevata. Per esempio, secondo le stime rilasciate dalla società stessa, in LEO si potrebbe arrivare a 45 tonnellate. Con la possibilità di recuperare il primo e il secondo stadio inoltre verrebbero abbattuti i costi di lancio ponendosi in competizione con altre realtà. Ci sono poi i soldi incamerati grazie al contratto con ULA per fornire i motori BE-4 dedicati al nuovo razzo Vulcan.

Per quanto riguarda invece ESCAPADE, le due sonde gemelle dirette verso Marte avranno una massa complessiva di 240 kg (senza contare il propellente) o 120 kg per ogni unità. Si tratterebbe quindi di un compito facilmente eseguibile per New Glenn, pur trattandosi di un lancio verso Marte.

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La missione ESCAPADE della NASA è pensata per studiare la magnetosfera del Pianeta Rosso. Per farlo saranno lanciate due sonde gemelle che raccoglieranno dati da due punti differenti. All’interno di ogni sonda ci saranno tre strumenti principali come un magnetometro (per raccogliere i dati sul campo magnetico), un rilevatore elettrostatico (dedicato a ioni ed elettroni) e infine una sonda Langmuir (utile a misurare i dati di densità del plasma e l’esposizione ultravioletta dovuta al Sole).

Il contratto di Blue Origin è inserito all’interno del VADR (Venture-Class Acquisition of Dedicated and Rideshare). Non è stato reso noto nel comunicato il valore del contratto ma potrebbe aggirarsi intorno ai 20 milioni di dollari. All’interno del VADR possono concorrere 13 diverse società per un valore complessivo di 300 milioni di dollari in cinque anni.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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