Intel, la divisione che vuole sfidare TSMC perde il condottiero: ora si cerca un nuovo leader

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Intel, la divisione che vuole sfidare TSMC perde il condottiero: ora si cerca un nuovo leader

Intel si prepara a dire addio a Randhir Thakur, vicepresidente senior e presidente di Intel Foundry Services (IFS), la divisione della società che da un anno e mezzo a questa parte persegue l’ingresso del colosso dei processori per PC nella produzione per conto terzi, ambito dominato da TSMC e Samsung.

La notizia è stata battuta in esclusiva da The Register, in possesso di un’email vergata dal CEO Pat Gelsinger ai dipendenti. Secondo quanto si legge, Thakur “ha deciso di perseguire altre opportunità” ma continuerà a guidare la divisione nel primo trimestre 2023 per “assicurare una transizione agevole verso un nuovo leader”. Dopo la pubblicazione, il portavoce di Intel William Moss ha confermato la notizia.

“Siamo grati a Randhir per gli enormi progressi compiuti da IFS e per aver gettato le basi affinché Intel diventi una fonderia di livello mondiale“, ha affermato Moss in una nota. “Gli auguriamo tutto il meglio per le sue nuove imprese”. Nell’email, il CEO ha scritto che presto condividerà ulteriori informazioni sul “nuovo leader” di Intel Foundry Services.

“Randhir è stato un membro chiave del team dirigenziale negli ultimi due anni e mezzo e ha ricoperto diversi ruoli di leadership da quando è entrato a far parte di Intel nel 2017”, ha scritto Gelsinger. “… I suoi contributi alla nostra trasformazione IDM 2.0 sono molti, ma il più notevole è la sua leadership nel sostenere il nostro business IFS”.

La divisione IFS di Intel nasce nel marzo 2021 come parte del piano di lungo termine messo a punto dall’allora nuovo CEO. Tra gli accordi più importanti nell’ambito della produzione per conto terzi troviamo quello con MediaTek, ma non solo.

Nella missiva di Gelsinger ai dipendenti, si legge che oltre ad aver dato forma a un team di veterani provenienti da fonderie leader, Thakur si è anche assicurato “importanti clienti nei segmenti mobile e dell’auto”, nonché importanti commesse governative per la progettazione di chip avanzati attorno al suo processo produttivo 18A.

Dal secondo trimestre, IFS ha ampliato i rapporti a sette dei 10 principali clienti delle fonderie, insieme a una crescita costante della pipeline per includere 35 chip di test da parte dei clienti”, ha affermato Gelsinger. “Questo è un enorme progresso in soli 20 mesi!“. Recentemente Intel non ha nascosto le sue ambizioni, ossia quella di diventare il secondo player al mondo nella produzione per conto terzi entro il 2030, superando Samsung.

Obiettivo molto complesso da raggiungere, se si pensa che nei primi nove mesi del 2022 la divisione IFS ha registrato un fatturato di 576 milioni di dollari, mentre Samsung supera i 20 miliardi di dollari l’anno nella produzione di semiconduttori.

Nel Q1 2023 Intel conta di chiudere l’acquisizione di Tower Semiconductor, grazie alla quale aggiungerà oltre 1,5 miliardi di dollari di fatturato l’anno alla divisione IFS. Proprio la buona riuscita di questa operazione è tra le motivazioni per cui Thakur ha accettato di rimanere a capo della divisione nei prossimi mesi.

Secondo gli analisti, le dimissioni di Thakur potrebbero significare che saranno i vertici di Tower Semiconductor a gestire l’intera divisione Intel Foundry Services. È bene sottolineare in chiusura che il destino di IFS s’intreccia con il piano europeo di Intel per la costruzione di nuove Fab e stabilimenti in Europa. Un disegno in cui, come noto, rientra anche l’Italia.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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