Nuove analisi sul test antisatellite russo e che ha generato detriti spaziali

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Nuove analisi sul test antisatellite russo e che ha generato detriti spaziali

Il 15 Novembre l’esercito russo ha condotto un test antisatellite che ha disintegrato il satellite Kosmos 1408 generando una miriade di detriti spaziali. Molte sono state le parole di condanna per questa azione anche per via del rischio potenziale di danni a strutture come la ISS e la CSS che hanno a bordo esseri umani.

iss

Fortunatamente, oltre a un po’ di apprensione iniziale, la situazione attuale sembra essersi quasi normalizzata anche se i frammenti del satellite russo sono ancora in orbita e stanno venendo tracciati con il passare dei giorni. Questo consentirà a tutti gli enti/agenzie/privati di sapere dove si trovano e attuare procedure per schivarli. Il rientro della maggior parte dei detriti è previsto per i prossimi anni.

I detriti spaziali del test antisatellite russo di metà Novembre

In un post dettagliato redatto da Marco Langbroek possiamo conoscere la situazione attuale dei detriti spaziali del satellite Kosmos 1408. Secondo quanto riportato, il Combined Space Operations Center ha iniziato il rilascio dei dati dei primi frammenti catalogati.

test asat

Attualmente siamo a quota 207 (anche se altri rilevamenti ne hanno trovati 239) ma il numero dovrebbe essere destinato a crescere nelle prossime settimane. Circa il 35% dei detriti catalogati ha un perigeo alla stessa quota o poco sotto quella della ISS, il 18% sono sotto le orbite delle stazioni spaziali mentre molti detriti si trovano a quote comprese tra i 500 km e i 700 km. Questa sezione di Spazio è impiegata per molti satelliti in orbita LEO (e quindi potenzialmente a rischio).

Riduzione della dispersione dei detriti da parte dei russi?

Langbroek ha anche incrociato i dati con gli altri recenti test antisatellite (ASAT) avvenuti a opera di India e Stati Uniti. Stando alle informazioni deducibili dai parametri, sembra che il razzo del test ASAT russo non abbia avuto un impatto frontale con il satellite quanto piuttosto posteriore (seguendo parte della sua traiettoria). Questo ha ridotto le energie cinetiche coinvolte modificando la distribuzione dei detriti e la loro velocità. Inoltre potrebbe essere stata impiegata anche una carica esplosiva piuttosto che la tecnica di distruzione per scontro.

test asat

Queste informazioni (non confermate dai russi) avrebbero limitato la dispersione di detriti spaziali del test antisatellite. Questo potrebbe aver mitigato la sua pericolosità, anche se ovviamente non sarebbe stata azzerata. Come ricordato da Langbroek “questo è di per sé lodevole, ma non rende questo test meno avventato o irresponsabile”. Le orbite coinvolte dalla nuvola di detriti vanno da 200 km a 1200 km con una maggiore densità tra 400 km e 700 km, dove si trovano CSS, ISS e molti satelliti.

test antisatellite

Sul finire di Novembre Roscosmos ha anche sottolineato la necessità di una procedura per allontanare la ISS da un detrito spaziale. In quel caso però è stato sottolineato come si trattasse di un frammento di un secondo stadio di un Falcon 9. Questa strategia di comunicazione sembrerebbe voler far notare come detriti pericolosi non derivano necessariamente dal test russo. Un’operazione di comunicazione simile era stata condotta dalla Cina quando si parlò dello stadio principale del razzo Lunga Marcia 5B in caduta sulla Terra negli scorsi mesi.

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