Philips Future Health Index 2021: la sanità italiana punta sul digitale nel post pandemia

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Philips Future Health Index 2021: la sanità italiana punta sul digitale nel post pandemia

Oltre ad aver sconvolto e distrutto la vita delle persone, l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha influito negativamente sulla loro salute e benessere. Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo assistito a una vera e propria rivoluzione nel settore sanitario che ha abbracciato, finalmente, il mondo del digitale (il Green Pass è l’ultimo esempio). Una rivoluzione forzata dal Covid-19 e che ha avuto il merito di spingere le aziende e i consumatori verso un modello di assistenza sanitaria sempre più digitale. Un trend che viene confermato anche nell’annuale report “Future Health Index 2021” di Philips (leader globale nell’Health Technology) che ha analizzato le sfide e le priorità che i leader della sanità mondiale si sono trovati ad affrontare durante la pandemia e quelle che si troveranno a gestire nel prossimo futuro. È importante precisare che lo studio è stato condotto attraverso una serie di ricerche quantitative e qualitative svolte nel periodo tra dicembre 2020 e marzo 2021: sono stati intervistati in 14 paesi ben 3000 individui, di cui circa 200 in Italia.

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Come cambierà il sistema sanitario nel prossimo decennio?

L’accelerazione impressa dal Covid-19 ha innescato nelle persone un forte desiderio di innovazione digitale, un crescente entusiasmo e fiducia nella tecnologia per monitorare, diagnosticare e migliorare la loro salute e benessere. Innovazione e diffusione della tecnologia medica sono alcuni degli aspetti su cui si sta focalizzando l’assistenza sanitaria del futuro. Non si parla solo di investimenti in tecnologie digitali ma anche di partnership strategiche per spingere sempre di più l’innovazione e la sostenibilità, per creare nuovi modelli di somministrazione delle cure sia all’interno, sia all’esterno degli ospedali. Dalla ricerca presentata da Future Health Index 2021 è emerso quanto la pandemia abbia resettato le priorità e le prospettive degli italiani. Per esempio, per quasi due/terzi degli intervistati (precisamente il 74%) è prioritario prepararsi per affrontare in modo adeguato le emergenze sanitarie del futuro, mentre la pandemia sembra condizionare ancora il futuro degli italiani (77%), un dato che è in controtendenza rispetto alla media (68%) dei 14 paesi presi in esame dal report di Philips. 

L’ottimismo prevale nonostante le difficoltà del momento

Nonostante la difficoltà del periodo, c’è grande ottimismo per il futuro: gli italiani intervistati si dimostrano molto fiduciosi non solo nei confronti del sistema sanitario nazionale (84%) o nella propria struttura di riferimento (82%), persino nelle politiche e nei piani sanitari adottati per i prossimi anni (un sorprendente 84%). Il crescente entusiasmo per la sanità digitale non si traduce “solo” nel desiderio di avere cartelle cliniche elettroniche e telemedicina (rispettivamente per il 79% e 73% dei professionisti della sanità italiani intervistati), ma soprattutto nella voglia di investire nell’Intelligenza Artificiale che può aiutare a migliorare i processi decisionali. Sfruttare in modo adeguato tecnologie digitali come IA o realtà aumentata è fondamentale per il 60% degli  intervistati nel nostro Paese, che richiedono anche l’adozione di modelli sanitari predittivi che possano contribuire a mantenere i pazienti più in salute e a migliorare la qualità dell’assistenza (per esempio, prevedendo la durata di un ricovero o la probabilità di una grave condizione). I vantaggi di una modellazione predittiva nell’assistenza sanitaria (in questo campo Intel è molto avanti) sembrano ben chiari per il 63% degli intervistati in Italia, una media piuttosto alta se paragonata a quella europea (36%) o globale (26%). L’ondata di ottimismo che ha pervaso la popolazione italica la ritroviamo anche quando si parla di partnership strategiche finalizzate a implementare con successo le tecnologie digitali: per gli italiani intervistati, costruire sinergie e rapporti è una priorità assoluta (si parla di un 63%) con una percentuale più alta rispetto alla media globale (41%) ed europea (48%). Un altro tema piuttosto importante per le persone intervistate nel nostro Paese sembra essere quello dell’accesso alle cure e alla loro sostenibilità: per il 33% degli intervistati, infatti, è importante essere degli operatori socialmente responsabili. L’estensione dell’assistenza al di fuori del proprio ospedale è un altro tema prioritario per il 43% dei professionisti della sanità italiana intervistati, un mezzo per abbattere quelle limitazioni regionali che hanno ostacolato – finora – l’accesso alle cure. Infine, per il 74% degli italiani interrogati è necessario porre grande attenzione nel prossimo triennio alla sostenibilità ambientale: numerose strutture sanitarie del nostro Paese hanno già aderito al progetto European Renewable Energy Sources (RES) che mira a ridurre le emissioni di CO2 di oltre 15.000 ospedali in Europa. 

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Philips pronta a guidare il cambiamento

Come ha dichiarato Simona Comandè, General Manager di Philips Italia, Israele e Grecia,“Il Future Health Index 2021 ci mostra che, nonostante l’impatto della pandemia, è comunque possibile guardare avanti con positività e determinazione. I leader della sanità hanno sperimentato in prima persona il ruolo che la tecnologia digitale può svolgere e partono proprio da quest’ultima per pianificare il futuro. Focus su soluzioni digitali e connesse, dunque, ridisegnando al tempo stesso le competenze specifiche all’interno delle strutture sanitarie e ponendo l’attenzione su partnership strategiche e nuovi modelli basati sul valore”.

Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) l’Italia ha davvero un’occasione senza precedenti per superare la pandemia: Philips, che è leader globale nella tecnologia sanitaria, è pronta a dare il suo contributo per rinnovare il sistema sanitario. Insomma, la nostra salute si annuncia sempre più digitale…

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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