Le soluzioni di Epson per la digitalizzazione del retail

La forte spinta alla digitalizzazione stimolata dalla pandemia ha dato uno scossone a diversi settori, ma i piccoli esercenti sembrano rimanere un po’ indietro sotto questo profilo. A fotografare la situazione è una ricerca di Epson, che ha interessato i retailer italiani nell’ambito dell’abbigliamento, della ristorazione e degli alimentari. Solo il 42,7% dei negozianti intervistati, infatti, afferma di essere mediamente orientato alla digitalizzazione, e appena il 5,5% sostiene di essere fortemente orientato. 

Perché tanti piccoli esercenti non hanno avviato attività di trasformazione digitale?

Quella fetta del campione che dichiara di aver già abbracciato la digitalizzazione lo fa prevalentemente per due motivi: adeguarsi alle richieste del mercato (15%) e potenziare il proprio canale di e-commerce. Chi invece si mostra più scettico teme che i costi siano troppo elevati (11,4%), che il digitale non sia adatto alla propria attività (11%) o sostiene di preferire il rapporto umano (9,5%). 

All’atto pratico, più della metà dei piccoli esercenti presi in esame (56%) non ha attivato alcuna tecnologia digitale e il motivo fa riflettere: nel 55,3% non si percepisce l’utilità, tanto che l’88,2% non ha nemmeno un CRM. È insomma necessario mettere in piedi azioni per far comprendere anche a questa fascia del mercato come il digitale può supportare il loro business, sia per l’e-commerce, ma anche per le più classiche attività svolte nei punti vendita. Secondo Epson, questi dati mostrano la necessità di “un’opera di education e di formazione e di come sia necessario fare informazione puntuale secondo una logica di percorso, con tappe successive di attuazione, a partire da miglioramenti minimi sino a progetti più complessi“. 

La chiave del successo del retail passa dall’omnicanalità

Uno dei motivi della scarsa adozione del digitale fra i piccoli esercenti è la carenza di competenze, soprattutto nel Mezzogiorno, secondo il l’analisi di Epson, ed è quindi necessario offrire soluzioni che supportino la crescita dei negozianti, tenendo conto anche dei loro timori. Facendo anche comprendere come l’introduzione dell’e-commerce nella propria attività non vada a scapito delle vendite tradizionali, quelle in negozio, ma le complementi, contribuendo ad incrementare il fatturato. Soprattutto ora che la pandemia ha spinto molti acquirenti ad appoggiarsi maggiormente ai canali digitali per gli acquisti. 

“La complementarietà tra fisico e online è da sempre una delle principali caratteristiche delle soluzioni Epson rivolte agli esercenti” – spiega Camillo Radaelli, Sales Manager Business Systems di Epson – “Proposte ibride, che sappiano coniugare fisico e digitale, costituiscono la miglior risposta alla situazione attuale del mercato. L’introduzione di strumenti digitali finalizzati ad incrementare la pedonabilità nel punto vendita fisico rappresenta la sfida alla quale il retail dovrà saper far fronte al meglio nei prossimi anni e noi come Epson siamo in prima fila per sostenere il settore ad affrontarla e crescere“.

mPOS e ColorWorks: le soluzioni di Epson per la digitalizzazione dei retailer

Per vincere le resistenze alla digitalizzazione dei negozianti e supportarli con strumenti efficaci e semplici da usare, Epson ha introdotto mPOS, una gamma di stampanti pensate per essere connesse con semplicità a tablet e smarpthone, così da poter stampare scontrini in ogni punto del negozio.

mPOS è pensato per quelle piccole realtà dove spesso non è presente una connessione a Internet nel punto vendita, appoggiandosi al tethering di un comune dispositivo mobile. Le stampanti della gamma ColorWorks, invece, sono dei modelli a colori compatti e facili da usare, destinati alla comunicazione all’interno del punto vendita, tramite la stampa di offerte, promozioni e volantini. 

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