Nonostante le riparazioni, la Stazione Spaziale Internazionale perde ancora aria

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Nonostante le riparazioni, la Stazione Spaziale Internazionale perde ancora aria

Avevamo scritto poche decine di ore fa che i cosmonauti avevano operato le riparazioni necessarie al modulo di servizio Zvezda della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La difficoltà principale è che i danni allo scafo sono di piccole dimensioni e rendono difficili individuarli. Quando avevamo pubblicato la precedente notizia mancavano i test per capire se la pressione riusciva a rimanere stabile. Ora abbiamo qualche novità in più.

stazione spaziale internazionale

La Stazione Spaziale Internazionale perde ancora aria

Secondo quanto riportato dalla RIA (agenzia stampa russa), nonostante le operazioni svolte dal cosmonauta Sergey Kud-Sverchkov, la pressione all’interno del modulo della Stazione Spaziale Internazionale continua a non essere stabile. Come sempre ricordiamo che attualmente non c’è un pericolo reale per l’equipaggio dell’Expedition 64.

Attualmente si parla di perdite d’aria nell’ordine dei 0,4 mmHg al giorno (circa) mentre per essere considerate pericolose bisognerebbe arrivare a 0,5 mmHg al minuto. La situazione dovrà comunque essere risolta per evitarne l’ulteriore aggravamento e il dispendio di parte del carico in arrivo con le navicelle per riempire i serbatoio di azoto e ossigeno.

iss

Stando alle parole dell’agenzia stampa, nella mattina di ieri è stato il cosmonauta Sergej Nikolaevič Ryžikov a segnalare al controllo di terra la problematica. Dopo la chiusura del portello per permettere di isolare il modulo Zvezda, la pressione è passata dai 730 mmHg ai 678 mmHg in 11,5 ore.

Nel momento in cui scriviamo non ci sono ulteriori informazioni sui prossimi passi che verranno presi. È probabile che bisognerà eseguire un nuovo controllo sulle riparazioni oltre a isolare le altre perdite d’aria che fanno diminuire la pressione interna della Stazione Spaziale Internazionale. Viste le dimensioni stimate (l’ultima riparata era lunga 22 mm e larga 100 micron) sarà ancora una volta necessario l’utilizzo di sistemi di ingrandimento presenti a bordo della ISS.

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Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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