Xiaomi vince in tribunale contro il governo USA. Niente divieti da blacklist per il brand

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Xiaomi vince in tribunale contro il governo USA. Niente divieti da blacklist per il brand

Xiaomi vince contro il governo USA. È quanto si deduce dalla decisione da parte della Corte Distrettuale degli USA per il Distretto di Columbia che ha revocato ogni tipo di divieto nei confronti dell’azienda cinese che era invece stata posta nella ”blacklist” nell’elenco del NDAA, vietando a qualsiasi società americana di acquistare titoli Xiaomi oltre all’obbligo di cedere le loro partecipazioni azionarie. Una vittoria per Xiaomi che dunque potrà godere della revoca dei divieti e continuare la sua espansione anche a livello finanziario in tutto il mondo.

Xiaomi: vince contro i divieti del governo USA

Avevamo visto durante il mese di gennaio come l’amministrazione di Trump, a pochi giorni dall’insediamento di Joe Biden, avesse stupito inserendo Xiaomi, il terzo produttore di smartphone nel mondo, nella blacklist a causa della troppa vicinanza con i militari cinesi. Il Dipartimento della Difesa definiva infatti Xiaomi come una “società militare comunista cinese” e per questo vietava agli investitori USA di entrare in rapporti finanziari con la società e li obbligava a cedere eventuali partecipazioni in Xiaomi.

Xiaomi decise subito il contrattacco depositando una denuncia contro i dipartimenti della Difesa e del Tesoro statunitensi per uscire dalla blacklist. Secondo l’azienda la decisione infatti era “illegale e incostituzionale“. In quel caso Xiaomi ribadiva con forza di non avere legami con le forze armate cinesi e affermava anche che il blocco degli investimenti avrebbe portato “danni immediati e irreparabili” sul fronte economico, dato che un numero sostanziale di azionisti era appunto statunitense – tre dei suoi azionisti più importanti erano i gruppi di investimento statunitensi BlackRock, Vanguard Group e State Street, senza dimenticare una partecipazione da parte di Qualcomm.

Da qui la decisioni di oggi della Corte Distrettuale degli USA per il Distretto di Columbia che ha dato effettivamente ragione a Xiaomi. Ecco il comunicato ufficiale del brand cinese dopo la decisione del tribunale:

Xiaomi è lieta di constatare che il 12 marzo la Corte ha ordinato un’ingiunzione al Dipartimento della Difesa americano per impedire l’attuazione o esecuzione della designazione di Xiaomi come CCMC. In conformità al provvedimento concesso, la Corte ha annullato completamente e con effetto immediato la restrizione dell’Ordine Esecutivo 13959 che vietava alle società statunitensi di acquistare i titoli di Xiaomi e l’obbligo di cedere le loro partecipazioni azionarie. 

Xiaomi ribadisce ancora una volta di essere una società ampiamente controllata, quotata in borsa e gestita in modo indipendente che offre prodotti di elettronica di consumo esclusivamente per uso civile e commerciale. Xiaomi ritiene inoltre che la decisione di designarla come una azienda militare comunista cinese sia arbitraria e irragionevole, e la Corte è dello stesso parere. Ad ogni modo, Xiaomi ha intenzione di proseguire chiedendo l’illegittimità della designazione e la sua revoca permanente. 

Xiaomi è un’azienda tecnologica giovane ed estremamente dinamica che nel corso di questi anni ha offerto ai consumatori di tutto il mondo prodotti sorprendenti a prezzi onesti e che continuerà a lavorare incessantemente e con impegno con i propri partner globali per permettere a tutti di godere di una vita migliore attraverso una tecnologia innovativa” – ha dichiarato un portavoce di Xiaomi.​

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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