Huawei, nuovi accordi per concedere in licenza tecnologie 5G

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Huawei, nuovi accordi per concedere in licenza tecnologie 5G

(ANSA) – MILANO, 13 DIC – Huawei, attraverso la concessione
dell’utilizzo dei propri brevetti, tenta di allargare il
business in Europa, calato dopo il bando dell’amministrazione
Trump mantenuto anche da Biden. Ufficiale l’accordo con Oppo per
la licenza di proprietà intellettuali tecnologiche, tra cui
alcune in ambito 5G. In questo modo, Oppo potrà sfruttare le
conoscenze del colosso cinese nel settore delle
telecomunicazioni per migliorare i suoi prodotti, già in fase di
ascesa a livello globale. A seguito dell’accordo confermato, è
iniziata a circolare online la notizia secondo cui anche
Samsung, principale produttore di smartphone al mondo, avrebbe
stretto con Huawei una partnership di “cross-licensing” dei
brevetti, dal 5G alle comunicazioni wireless. Alla base della
licenza incrociata vi è la possibilità, per le aziende
coinvolte, di utilizzare determinati brevetti in vari prodotti e
servizi di cui ognuna resta la legittima proprietaria,
collaborando però sullo sviluppo e ottimizzazione delle
specifiche proprietà intellettuali. Nel merito di Oppo, questo
permetterà a Huawei di rientrare dalla finestra nel mercato
europeo della telefonia mobile, almeno dalla parte dello
sviluppo basilare della tecnologia e, dall’altro, al produttore
di apprezzate famiglie di smartphone, tra cui Reno e Find, di
attingere al portafoglio di Huawei. Il consolidamento di Oppo in
Europa è dato anche dalla sua presenza come membro dell’Istituto
europeo per le norme di telecomunicazione (Etsi). Un rapporto di
PhoneArena afferma che, dal 2019 al 2021, Huawei ha ottenuto
fino a 1,3 miliardi di dollari nella concessione di licenze per
apparati e tecnologie. Nel giugno di quest’anno, l’azienda con
sede a Shenzen ha annunciato che, in media ogni anno, invia
circa 4.000 domande di brevetto nei soli Stati Uniti, con circa
3.000 concesse. Nel 2021, Huawei si è classificata al quinto
posto in termini di nuovi brevetti ottenuti negli Usa. (ANSA).
   

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