Intel strappa ad Apple l’ingegnere che ha realizzato M1, il chip del clamoroso voltafaccia

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Intel strappa ad Apple l’ingegnere che ha realizzato M1, il chip del clamoroso voltafaccia

Da quando Pat Gelsinger è diventato CEO di Intel con l’arduo compito di rimettere sui giusti binari un’azienda che si era inceppata, uno dei suoi mantra è stato quello di reinstaurare la storica cultura di Intel fatta di innovazione.

Per perseguire questa rotta, Gelsinger ha più volte dichiarato che l’obiettivo è quello di rendere il colosso dei microchip un nuovo polo attrattivo per i talenti ingegneristici. Come fare? Beh, da una parte bisogna puntare sull’esecuzione, sfornando prodotti sempre migliori con cadenza regolare, dall’altra su elementi più “terreni”, ovvero il denaro. Non a caso, di recente è trapelata la notizia di un forte incremento dell’azienda per quanto concerne la spesa per gli stipendi.


Jeff Wilcox

Intel deve aver presentato la classica “offerta che non si può rifiutare” a Jeff Wilcox, ormai ex “Director of Mac System Architecture” di Apple. L’uomo ha infatti annunciato il suo passaggio alla casa di Santa Clara dopo poco più di 8 anni nelle file di Apple. “Sono lieto di condividere con voi l’inizio di un nuovo lavoro come Intel Fellow, Design Engineering Group CTO, Client SoC Architecture presso Intel Corporation. Non potrei essere più entusiasta di tornare a lavorare con i fantastici team di Intel per aiutare a creare SOC rivoluzionari. Grandi cose ci aspettano!”.

Come detto dallo stesso Wilcox, per lui si tratta di un ritorno: aveva già lavorato per Intel in passato, a due riprese, la prima come Principal Component Architect dal 1997 al 2007, per poi passare a NVIDIA per un anno e mezzo e successivamente in Magnum Semiconductor per quasi due anni. Poi ecco il ritorno in Intel come Principal Engineer per lo sviluppo dei chipset client dal 2010 al 2013, e infine il salto in Apple.

Quest’ultimo è un passaggio molto interessante, infatti come direttore dell’architettura dei sistemi Mac ha “guidato la transizione di tutti i Mac verso Apple Silicon a cominciare dal chip M1, e ancora prima ho sviluppato il SoC e l’architettura di sistema dietro il coprocessore T2″. Intel ha quindi strappato ad Apple uno degli artefici del clamoroso voltafaccia di Apple alla architettura x86 per il passaggio a soluzioni proprietarie su base ARM.

Il nuovo ruolo in Intel mette nelle mani di Wilcox le chiavi della progettazione dei SoC destinati a tutti i segmenti del mercato client, escludendo quindi la parte server. L’arrivo dell’ingegnere ex Apple giunge in un momento di transizione per Intel verso l’architettura ibrida x86, qualcosa che ricorda il progetto big.LITTLE di ARM di cui Wilcox conosce bene pregi e difetti.

Non ci resta che attendere i prodotti futuri – non certo la CPU Raptor Lake attesa nella seconda parte di quest’anno, ma qualche progetto dal 2023 in poi – per vedere se l’uomo saprà portare qualcosa di particolare nei SoC di Intel, magari qualche idea “riciclata” dall’esperienza maturata sulla linea Apple M1.

Nel corso dell’ultimo anno le assunzioni da parte di Intel sono state innumerevoli, sia per quanto riguarda il reparto CPU che quello inedito delle GPU dedicate. All’interno della casa di Santa Clara vi è stata una forte ristrutturazione interna per quanto concerne la parte ingegneristica, quindi a fronte di molte nuove assunzioni c’è stata anche qualche fuoriuscita verso la concorrenza. La lotta per i talenti nella Silicon Valley e nel resto del mondo è davvero accesa, da tempo le aziende lamentano la scarsa disponibilità di figure con la preparazione necessaria per sviluppare le architetture del futuro.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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