Atmosfera meno densa su Marte, una nuova sfida per i voli di NASA Ingenuity

Another ICT Guy

Atmosfera meno densa su Marte, una nuova sfida per i voli di NASA Ingenuity

In queste ore NASA Ingenuity è in procinto di provare il suo quattordicesimo volo su Marte. Il cambiamento delle condizioni ambientali all’interno del cratere Jezero dove si trovano il drone e il rover ha imposto agli ingegneri di provare nuove strategie. Del resto l’elicottero avrebbe dovuto volare solo per cinque voli (al più) mentre è riuscito ad andare ben oltre.

nasa ingenuity

Il problema principale è la densità dell’atmosfera marziana che, se già in partenza non è assolutamente comparabile a quella della Terra (solitamente poco più dell’1%), con il cambiare delle stagioni sul Pianeta Rosso sta diventando ancora meno densa creando non pochi dubbi sulle possibilità di volo del drone.

NASA Ingenuity e il test su Marte con nuove impostazioni

Secondo quanto riportato dal JPL, siamo passati da avere una densità dell’atmosfera di (massimo) 0,0185 kg/m3 pari all’1,5% di quella terrestre a solamente 0,012 kg/m3 ossia l’1%. Questo potrebbe ripercuotersi sulla capacità di NASA Ingenuity di “spiccare il volo” creando la spinta con le pale.

Per permettere di avere maggiori chance di successo la strategia è stata quella di pensare ad aumentare la velocità di rotazione delle pale. Si passerà quindi 2537 rpm a 2800 rpm. Questa velocità sarà mantenuta per un primo test dove il drone non si alzerà dalla superficie. Se tutto andrà come previsto, la velocità di rotazione sarà ridotta a 2700 rpm.

nasa ingenuity

Il quattordicesimo volo prevederà di salire fino a una quota di 5 metri, muoversi lateralmente e atterrare nuovamente. La scelta di non operare in maniera più complessa come visto in precedenza (per esempio nel tredicesimo volo) è data dalle nuove condizioni operative: meglio non rischiare troppo.

Far muovere le pale di NASA Ingenuity più velocemente potrebbe causare problemi come l’avvicinamento alla velocità del suono (che è inferiore su Marte rispetto alla Terra) aumentando la resistenza dell’aria e quindi rendendo difficile o impossibile il volo. Gli ingegneri sono fiduciosi nel fatto che questo fenomeno non si presenterà, ma è la prima volta che si spingeranno fino a questi livelli.

Si aggiungeranno potenziali problemi di risonanza strutturale ma anche di assorbimento elettrico e potenziale surriscaldamento del rotore. Le sfide e le incognite sono quindi molte. Per sapere se tutto andrà come previsto bisognerà aspettare Sabato quando verranno scaricati i dati.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *