Musk e Tesla sfruttati per campagna spam, più del Covid

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Musk e Tesla sfruttati per campagna spam, più del Covid

(ANSA) – ROMA, 25 MAG – Due distinte campagne di spam
sfruttano il nome di Tesla e del suo popolare Ceo Elon Musk come
esca per attirare l’attenzione degli utenti offrendo la
possibilità di ricevere Bitcoin. Lo rende noto la società di
sicurezza informatica Bitdefender che spiega anche la modalità
della truffa. La vittima riceve una email che invita a inviare
una piccola quantità di criptovaluta ad un portafoglio
prestabilito promettendo di restituire in cambio lo stesso
importo diverse volte. Importo che naturalmente non viene
restituito. Entrambe le campagne di spam sono iniziate il 15
maggio e sono attualmente in corso. Secondo gli esperti, nelle
ultime settimane il tema bitcoin-Musk, con tutti i saliscendi
sul mercato della criptovaluta, ha superato l’utilizzo delle
truffe a tema Covid-19.
    La prima campagna che sfrutta il nome di Elon Musk, spiega
Btitdefender, promette di ricevere in omaggio 5.000 dollari in
Bitcoin: lo spam viene inviato tramite una email con un pdf
allegato che fornisce istruzioni su come partecipare a questa
opportunità. Il 79,72% delle e-mail sembra essere inviato dalla
Germania, prendendo di mira gli utenti in Europa e Nord America.
    L’11% delle email ha raggiunto gli utenti nel Regno Unito, il
79,26% in Svezia e il 9,22% negli Stati Uniti.
    Nella seconda campagna invece, viene sfruttato il nome di
Tesla per comunicare che la casa automobilistica, nota per la
produzione di auto elettriche, regala 750 milioni di dollari in
bitcoin. Nell’email sono presenti tutte le informazioni
necessarie per procedere a inviare una piccola somma di
criptovaluta per riceverne di più in cambio. Il 16,73% delle
email di spam proviene dal Brasile, il 14,15% in Russia, il
6,32% in Indonesia, il 4,91% in Turchia, il 4,56% in Ucraina, il
4,44% in Spagna, il 3,68% negli Stati Uniti, il 3,63% in Italia,
il 2,16% in India, il 2,11% in Romania e l’1,93% in Olanda.
    (ANSA).
   

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