Canale di Suez, navigazione ancora in tilt: ecco l’ingorgo e le sue ripercussioni sul mercato hi-tech

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Canale di Suez, navigazione ancora in tilt: ecco l’ingorgo e le sue ripercussioni sul mercato hi-tech

All’inizio sembrava una barzelletta, ma la situazione si è rapidamente fatta seria: Ever Given, la gargantuesca nave portacontainer che si è incagliata nel Canale di Suez bloccandone completamente la navigazione resterà dov’è ancora per diverso tempo, forse addirittura settimane, in quanto le operazioni per rimetterla in condizioni di poter tornare a muoversi si stanno dimostrando parecchio complicate.

La situazione perdura da mercoledì 24 marzo, quando la nave si è incastrata trasversalmente nel canale, di fatto mandando letteralmente in tilt una delle rotte commerciali più battute al mondo. La situazione è piuttosto seria, in quanto l’interruzione della navigazione, con moltissime navi ferme in attesa di poter riprendere la loro rotta (sia nel Mar Rosso, sia nel Mar Mediterraneo), sta avendo effetti tangibili sull’approvvigionamento di componenti e materie prime in svariati settori, compreso quello tecnologico.

Canale di Suez bloccato: pagheranno i consumatori?

Il settore tecnologico attualmente attraversa già una fase complicata per via della carenza di chip, argomento di cui abbiamo già trattato più volte. L’incidente del Canale di Suez non dovrebbe avere ripercussioni su questo aspetto specifico, in quanto maggior parte dei produttori di chip spedisce i propri materiali per via aerea, in particolar modo quelli che necessitano una consegna tempestiva. Ma il blocco della navigazione al canale di Suez potrebbe avere importanti conseguenze sulla capacità di assemblare prodotti finiti, in particolar modo per quelle realtà che si basano su una catena di fornitura snella che prevede poca scorta di magazzino, e anche sulle loro spedizioni. Le conseguenze più probabili sono quindi i ritardi nelle consegne e la difficoltà temporanea a soddisfare la domanda di mercato. Molti dei prodotti tecnologici giungono dall’Asia, e il Canale di Suez è uno snodo importante per queste rotte commerciali.

Più tempo sarà necessario per poter rimettere la Ever Given sulle sue “gambe”, più ritardo si accumulerà e questo comporterà inevitabilmente un costo che ha grandi probabilità di essere trasferito sui consumatori. Va infatti considerato che oltre ai tempi propri delle operazioni per disincagliare, anche il decongestionamento del traffico non potrà avvenire in tempi brevi considerato il numero di navi ferme in attesa e i limiti di velocità di navigazione nel canale. E i tempi verrebbero ulteriormente dilatati nel caso in cui la Ever Given dovesse risultare danneggiata, rendendo quindi necessarie operazioni di rimorchio.

L’ingorgo marittimo a Suez tiene fermi milioni di dollari di merci che, se non vengono rapidamente sdoganate, cercheranno di prendere altre rotte (per esempio la circumnavigazione dell’Africa, molto più lunga ma con una data di arrivo certa) il che si traduce in più tempo, più carburante e quindi più costi. Senza contare che i prezzi del petrolio hanno già reagito, al rialzo, non appena si è potuto comprendere la portata del problema.

Come monitorare l’ingorgo marittimo al Canale di Suez

Chi fosse interessato a monitorare la situazione della Ever Given, e delle altre navi bloccate in attesa di un miracolo, può dare un’occhiata a MyShipTracking che offre una mappa aggiornata pressoché in realtime del traffico marittimo mondiale. Anche VesselFinder permette di visualizzare lo stato della navigazione mondiale, e sul suo canale YouTube ha pubblicato un’animazione che ripercorre i momenti immediatamente precedenti all’incidente.

L’Autorità del Canale di Suez ha invece condiviso sul proprio canale YouTube un video che mostra la concitazione nelle operazioni attualmente in corso per cercare di ripristinare la normalità. E l’occasione rappresenta anche momento “promozionale” per realtà satellitari come Capella Space e Airbus Space che sui propri profili Twitter hanno pubblicato immagini satellitari della zona.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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