Coca-Cola al cloud con un pizzico di IA: stretto un accordo con Microsoft per 1,1 miliardi di dollari
È una notizia rinfrescante, in particolare per i conti di Microsoft, quella che vede Coca-Cola stringere un accordo con la casa di Redmond di cinque anni per l’uso del cloud e dell’IA su Azure, dietro un pagamento di 1,1 miliardi di dollari. È in particolare proprio l’intelligenza artificiale che sembra essere al centro del contratto, con le due aziende che affermano che faranno “esperimenti congiunti” con Azure OpenAI.
Coca-Cola al nuovo sapore di Microsoft Azure
Coca-Cola aveva già stretto un accordo simile con Microsoft nel 2020 per usare i servizi cloud di quest’ultima, per un controvalore di 250 milioni. La cifra è decisamente più significativa nel nuovo accordo, probabilmente anche per via dell’intelligenza artificiale, di cui Microsoft fa esplicita menzione nell’annuncio.
Coca-Cola ha migrato tutte le sue applicazioni su Azure e la maggior parte dei partner imbottigliatori ha fatto lo stesso. Come parte dell’accordo, Coca-Cola espanderà anche il suo uso di altri prodotti e servizi di Microsoft come Dynamics 365.
Il focus sembra però essere legato all’IA e alla creazione di assistenti digitali per “migliorare le esperienze dei clienti, semplificare le attività, incoraggiare l’innovazione, ottenere un vantaggio competitivo, aumentare l’efficienza e scoprire nuove opportunità di crescita”, come riporta il comunicato.
“Durante tutta la nostra partnership di lungo corso abbiamo fatto progressi significativi per accelerare la AI transformation [ovvero la nuova trasformazione digitale portata dall’IA, NdR] nella Coca-Cola Company e la sua rete di imbottigliatori indipendenti nel mondo”, ha affermato Judson Althoff, executive vice president e chief commercial officer in Microsoft. “Siamo orgogliosi di supportare Coca-Cola mentre prosegue nel suo percorso per entrare nell’era dell’IA e guarda a soluzioni come Azure OpenAI Service e a Copilot per Microsoft 365 per spingere l’innovazione in ogni area del suo business.”
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