ZF, la scommessa sull’elettrico paga: 25 miliardi di euro di ordini in motori elettrici
Quando si parla di ZF la memoria va subito alle trasmissioni, quello che comunemente definiamo “cambio automatico”, una tipologia di componenti in cui l’azienda è diventata espertissima negli anni.
Con l’avvento delle auto elettriche però si è detto addio anche al cambio, e ZF ha deciso di spostare il focus proprio sulle motorizzazioni elettriche. Così lo sviluppo di tutte le parti collegate al motore endotermico è stato bloccato, e la scommessa sembra aver ripagato alla grande: ci sono già 25 miliardi di euro in ordini di componenti per auto elettriche e ibride plug-in.
Un cambiamento di tipo hardware, con la revisione di tutte le strutture produttive, ma anche professionale, con la necessità di rivedere la preparazione e la formazione del personale, coinvolto in produzioni sostanzialmente diverse dal passato.
Tuttavia, come ha spiegato Stephan Schuckmann, membro del consiglio di amministrazione, l’esperienza decennale di ingegneri e tecnici ha permesso di trasferire molto know-how da un settore all’altro, trattandosi pur sempre di meccanica e elettronica, o meccatronica come si chiama oggi.
#CES world premiere: #connectivity platform ZF ProConnect securely connects vehicles with cloud and infrastructure.
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— ZF Group (@ZF_Group) December 20, 2022
Al CES di Las Vegas ZF sarà presente come succede ormai da diversi anni, e nella consueta conferenza pre-show mostrerà alcune novità, anche sul fronte dei veicoli autonomi e connessi. Conosceremo così la piattaforma ProConnect e il super computer ProAI, che permettono ai veicoli di collegarsi al cloud e all’infrastruttura stradale, con elevati standard di sicurezza.
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