L’ESA mostra il primo Ariane 6 assemblato, non è il modello che volerà

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L’ESA mostra il primo Ariane 6 assemblato, non è il modello che volerà

Nella seconda metà di settembre ArianeGroup ha presentato il progetto di una nuova capsula sia cargo che per equipaggio per il futuro sviluppo dell’Europa in campo spaziale così da non dipendere più direttamente da Russia o Stati Uniti. Il successo di questo modello passa anche dal nuovo razzo spaziale Ariane 6 che dovrebbe vedere il suo lancio inaugurale nella prima metà del 2023, in ritardo rispetto ai piani iniziali.

ariane 6

Non si tratta ancora di un vettore riutilizzabile come Falcon 9 ma è comunque un’evoluzione di Ariane 5 che sta per terminare la sua carriera con molti successi. Il nuovo razzo spaziale dovrebbe permettere di ridurre i costi e aumentare la cadenza di lancio dando all’Europa un vettore pesante indipendente da USA e Russia (mentre sono in sviluppo nuovi modelli riutilizzabili). Nelle scorse ore è stato mostrato per la prima volta un’unità completamente assemblata sulla torre di lancio dello spazioporto della Guyana Francese.

Ariane 6 e gli ultimi test prima del lancio nel 2023

Il modello di Ariane 6 attualmente assemblato allo spazioporto non sarà l’unità che poi sarà impiegata per il volo inaugurale. Si tratta dell’unità di prova che dovrà fornire le indicazioni utili a tecnici e ingegneri per prepararsi poi effettivamente al primo lancio. Si tratta comunque della prima volta che un vettore di questo tipo è completamente assemblato. Si tratta anche della configurazione più potente, con quattro booster con propellente allo stato solido. Questi ultimi sono basati sul motore P120C che si trova alla base del lanciatore Vega-C, lanciato per la prima volta a luglio 2022.

ariane 6

Come scritto sul sito dell’ESA “l’assemblaggio, il trasferimento e l’installazione dello stadio superiore in materiale composito convalida il processo di assemblaggio di Ariane 6”. Nelle prossime settimane poi ci sarà ancora da terminare tutta la parte di collegamenti meccanici, elettrici della fluidica tra razzo e torre di lancio. Ci sarà poi il riempimento e lo svuotamento dei serbatoi e il test dei software coinvolti nelle operazioni di lancio.

ariane 6

Ci sarà poi uno static fire del motore Vulcain 2.1 (derivato dal Vulcain 2 di Ariane 5) che prevederà accensioni prolungate oltre che accensioni interrotte appositamente. Il motore dello stadio superiore (completamente nuovo nel design), chiamato Vinci, è invece in test in Germania. Quest’ultimo, essendo di tipo riattivabile, potrà distribuire più carichi utili su diverse orbite permettendo così missioni in ride sharing o di lanciare più satelliti di una stessa costellazione con un unico lancio.

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