L’amministrazione Biden vara nuove restrizioni per la vendita di chip e macchinari di produzione alla Cin

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L’amministrazione Biden vara nuove restrizioni per la vendita di chip e macchinari di produzione alla Cin

Nel corso della giornata di ieri l’amministrazione Biden ha comunicato un nuovo giro di restrizioni per la vendita di chip e macchinari di produzione a realtà cinesi, una misura che va letta all’interno di una strategia volta a mettere in difficoltà le capacità di sviluppo e produzione tecnologica di Pechino, anche in ottica militare.

In particolare, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, la Casa Bianca ha disposto che i produttori statunitensi, come ad esempio Intel e Micron, debbano ricevere una licenza da parte del Dipartimento del Commercio che li autorizzi all’esportazione di semiconduttori e macchinari per la produzione di chip verso le aziende del fu Celeste Impero.

Non è un caso che le nuove restrizioni seguano i recenti investimenti statunitensi nella produzione interna di semiconduttori, che proprio il presidente Joe Biden ha varato con la firma del CHIPS and Sience Act dello scorso agosto che stanzia 280 miliardi di dollari su 10 anni con un particolare programma di sussidi per le aziende che scelgono di costruire impianti di produzione su suolo statunitense. Entrambe le misure rappresentano la volontà, e il tentativo concreto, di incrementare la competitività tecnologica statunitense contro la Cina.

Lo stesso CHIPS and Science Act prevede inoltre il divieto, per chi si avvale dei sussidi, di costruire fabbriche di produzione di chip in Cina per un periodo di 10 anni. Il nuovo giro di restrizioni causa pertanto una reale difficoltà di accesso alla tecnologia americana da parte della Cina.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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