NASA InSight festeggia 1000 sol su Marte e continua la rilevazione dei terremoti

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NASA InSight festeggia 1000 sol su Marte e continua la rilevazione dei terremoti

Quando sulla Terra era il 18 Settembre, il lander NASA InSight ha compiuto 1000 sol di permanenza sul Pianeta Rosso. Come sappiamo, la missione ha attraversato periodi difficili come quando il chiodo automartellante non è riuscito a scavare nella superficie di Marte.

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La polvere marziana ha coperto i pannelli solari riducendo la capacità di generare elettricità. Questo ha costretto l’agenzia spaziale a prevedere alcuni periodi di riduzione delle attività. Allo stato attuale, la missione terminerà a Dicembre 2022, due anni oltre le previsioni iniziali. Durante questo periodo continuerà la rilevazione dei terremoti marziani.

NASA InSight e i terremoti su Marte

Proprio nello stesso periodo nel quale il lander festeggiava il raggiungimento dei 1000 sol, è stato rilevato uno dei terremoti marziani più grandi e duraturi di sempre. Secondo quanto riportato dai dati, il terremoto rilevato aveva una magnitudo di 4,2 mentre la durata è stata addirittura di un’ora e mezza.

Nel 2019 fu rilevato un terremoto di magnitudo 3,7. Fino all’estate 2021 era stato il massimo registrato. Il 25 Agosto di quest’anno però ne sono stati registrati due in rapida sequenza con magnitudo di 4,2 e 4,1. Poco più di un mese dopo è toccato a un altro terremoto da 4,2. Alla fine del 2020 erano stati rilevati ben 480 terremoti di varia entità.

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Il terremoto del 25 Agosto con magnitudo di 4,2 è avvenuto a 8500 km dal lander. La zona dove si è originato il terremoto non è quella di Cerberus Fossae (dove invece erano già stati rilevati altri eventi), ma probabilmente Valles Marineris, che si trova a 9700 km. Questo terremoto ha prodotto vibrazioni lente e a bassa frequenza. Il terremoto con magnitudo di 4,1 è avvenuto a 925 km di distanza dal lander con vibrazioni veloci e ad alta frequenza. Solitamente la rilevazione avviene di notte quando il vento si riduce e il pianeta è più freddo. In questo caso però, il segnale era così forte da superare il rumore di fondo.

La rilevazione dei terremoti da parte di NASA InSight permette di studiare l’interno del pianeta per conoscerne la struttura e scoprirne la formazione e l’evoluzione. Inoltre gli studi possono essere applicati (con le dovute correzioni) anche per altri pianeti simili come la Terra o anche a satelliti come la Luna.

La pulizia dei pannelli solari è stata fondamentale

Come sottolineato dal team che si occupa del lander marziano, le operazioni di pulizia dei pannelli solari sono state fondamentali per riuscire a rilevare i terremoti. Questo perché se la polvere si fosse accumulata ulteriormente gli ingegneri avrebbero dovuto ridurre al minimo il consumo del lander spegnendo alcuni strumenti (compreso SEIS, acronimo di Seismic Experiment for Interior Structure).

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Ricordiamo che la strategia di pulizia dei pannelli è stata particolare. Con il braccio robotico di NASA InSight è stata fatta cadere della sabbia vicino ai pannelli solari, il vento ha poi spostato i granelli di sabbia che hanno pulito (parzialmente) dalla polvere più fine i pannelli. Altre strategie come l’adozione di “tergicristalli” o sistemi di inclinazione dei pannelli solari sono state prese in considerazione ma scartate.

Proprio in merito alla pulizia dei pannelli solari, questa potrebbe riprendere dopo la fine della congiunzione solare (che causerà un blocco parziale delle operazioni anche per NASA Perseverance). Non saranno inviati più comandi a partire dal 29 Settembre mentre il sismometro continuerà a operare e salvare i dati in locale.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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