Tesla: suo il quinto supercomputer più potente al mondo

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Tesla: suo il quinto supercomputer più potente al mondo

Tesla ha svelato il suo nuovo supercomputer dedicato all’addestramento dei sistemi di guida autonoma, un nuovo ritrovato tecnologico che si posiziona al quinto posto tra i sistemi più potenti al mondo. Negli ultimi anni, Tesla ha lavorato per poter mettere a disposizione dei suoi veicoli la potenza di calcolo necessaria all’interno di quello che è stato definito progetto Dojo.

Tesla: un supercomputer da 1,8 exaFLOP con GPU NVIDIA

Internamente le auto necessitano di computer sufficientemente potenti da eseguire il software di guida autonoma, che va alimentato, esternamente, da reti neurali che per il corretto funzionamento hanno bisogno che un’enorme mole di calcoli venga eseguita sulla base delle informazioni provenienti dalle auto a guida autonoma circolanti sulle strade.

Tesla supercomputer

Dojo, secondo quanto fatto sapere dal CEO di Tesla, Elon Musk, dovrebbe essere pronto entro la fine dell’anno. Tuttavia, nel processo di sviluppo di Dojo, l’azienda ha portato alla luce altri supercomputer, tra cui il sistema che Andrej Karpathy, il capo dell’intelligenza artificiale in Tesla, ha appena svelato nel corso della serie di conferenze che risponde al nome di CVPR (Conference on Computer Vision and Pattern Recognition).

Si tratta del terzo supercomputer presentato da Tesla, con le seguenti specifiche:

  • 720 nodi 9f 8x di GPU A100 80GB (5.760 GPU in totale)
  • 1,8 exaFLOP (720 nodi * 312 TFLOPs-FP16-A100 * 8 GPU/nodi)
  • 10 petabyte di storage NVMe “hot tier” a 1,6 terabyte al secondo
  • 640 terabit al secondo di capacità di network switching

Le GPU A100 sono fornite da NVIDIA e ottimizzate per i calcoli di tipo machine learning. Basate su architettura Ampere, sono dotate di ben 54 miliardi di transistor, il che rappresenta un numero record di transistor su una GPU. Il chip è realizzato a 7 nanometri e conta 6912 CUDA core FP32 all’interno di 108 Streaming Multiprocessor, affiancati da 432 Tensor core e altrettante unità texture. A bordo ci sono 40 GB di memoria HBM2e con larghezza di banda di 1,6 TB/sec.

Tesla supercomputer

Secondo quanto ha fatto sapere Karpathy, Tesla ha la necessità di elaborare un set di dati da 1,5 petabyte, una grandezza tale da giustificare uno sforzo come quello dietro il progetto Dojo. Per l’azienda, la computer vision è un elemento indispensabile per poter migliorare le proprie tecnologie di guida autonoma e il sistema Autopilot. Perché il tutto funzioni secondo i piani, Tesla ha bisogno di fare il training della propria rete neurale con i dati che provengono dalle auto in circolazione sulle strade. E per questo ha investito molto in sistemi di elaborazione così potenti.

L’ingegnere di Tesla non ha voluto fornire dettagli sul progetto Dojo, ma ha detto che sarà un supercomputer ottimizzato per l’addestramento della rete neurale ancora più performante rispetto al cluster che Tesla ha appena presentato. In passato, Musk ha detto che Tesla prevede di mettere a disposizione la capacità di calcolo dei propri supercomputer anche ad altre aziende interessate alla guida autonoma.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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