Apple vuole tornare al lavoro in ufficio, ma i dipendenti non ci stanno: ecco la lettera interna

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Apple vuole tornare al lavoro in ufficio, ma i dipendenti non ci stanno: ecco la lettera interna

Negli scorsi giorni Tim Cook aveva comunicato i piani di Apple per un “ritorno alla normalità” dopo il regime di smart working reso necessario dalla pandemia da COVID-19. L’azienda ha stabilito un regime ibrido composto da tre giorni la settimana obbligatoriamente in presenza per la maggior parte dei dipendenti, tuttavia gli impiegati hanno presto dimostrato il loro disappunto attraverso una lettera collettiva. La richiesta è di maggiore flessibilità per coloro i quali preferiscono lavorare da remoto su una base più regolare.

Apple verso il ritorno alla normalità, ma alcuni dipendenti non ci stanno

La lettera interna da parte degli impiegati Apple è stata pubblicata nella sua interezza da The Verge. Nel testo si legge che i dipendenti si sono sentiti “ignorati, più che non ascoltati” relativamente alle considerazioni sul lavoro in presenza in contrapposizione a quello da remoto degli ultimi mesi, e che alcuni di essi hanno scelto addirittura il licenziamento in mancanza di una metodica di lavoro più flessibile. Di seguito riportiamo un estratto significativo della lettera dei dipendenti Apple:

“Vorremmo cogliere l’occasione per comunicare una preoccupazione crescente tra i nostri colleghi. La nuova politica di Apple sul lavoro flessibile da remoto o con località flessibile e la comunicazione intorno ad essa, ha già costretto alcuni dei nostri colleghi ad abbandonare. Senza l’inclusività che porta la flessibilità, molti di noi sentono di dover scegliere tra una combinazione delle nostre famiglie, del nostro benessere e dell’essere autorizzati a fare il nostro lavoro al meglio, o far parte di Apple.

Nell’ultimo anno ci siamo spesso sentiti non solo inascoltati, ma a volte ignorati. Messaggi come ‘sappiamo che molti di voi sono ansiosi di riconnettersi di persona con i colleghi in ufficio’, senza alcun messaggio che riconosca che ci sono sentimenti direttamente contraddittori tra di noi ci fa sentire inermi. Non solo molti di noi si sentono già ben collegati con i nostri colleghi in tutto il mondo, ma adesso siamo più connessi che mai. Richiediamo di lavorare con gli stessi regimi di oggi, senza la necessità di tornare in ufficio quotidianamente. Sembra che ci sia un mancato legame tra il modo in cui il team dirigenziale considera il lavoro flessibile e da remoto e le esperienze vissute di molti dipendenti Apple”.

La lettera è indirizzata direttamente al CEO di Apple Tim Cook ed è stata dapprima diffusa in un canale Slack che conta circa 2.800 membri e che include “i sostenitori del lavoro a distanza” fra i dipendenti della Mela. La stesura della nota è stata eseguita da circa 80 persone fra queste, con la lettera che è stata inviata venerdì a tutti i dipendenti Apple per un’eventuale firma a sostegno delle parole scritte nel testo.

Le richieste specifiche di Apple vengono riassunte in cinque punti principali, che traduciamo di seguito:

  • Chiediamo formalmente che Apple consideri che le decisioni sul lavoro flessibile o da remoto vengano intraprese autonomamente da ogni team, così come lo sono le decisioni sulle assunzioni
  • Chiediamo formalmente un breve sondaggio ricorrente a livello aziendale, di organizzazione e di team, con una comunicazione strutturata e trasparente relativamente agli argomenti indicati qui di seguito
  • Chiediamo formalmente di aggiungere una domanda sull’abbandono a causa del lavoro a distanza nei sondaggi di fine rapporto
  • Chiediamo formalmente un piano di azione trasparente e chiaro per affrontare i disagi del lavoro in loco, fuori sede, da remoto, ibrido o altrimenti flessibile
  • Chiediamo formalmente informazioni sull’impatto ambientale del ritorno al lavoro in presenza e su come la flessibilità permanente possa compensare tale impatto

Secondo i piani di Apple ufficializzati negli scorsi giorni, la maggior parte dei dipendenti dell’azienda dovrà recarsi negli uffici appositi il lunedì, il martedì e il giovedì, mentre potranno lavorare da remoto (se lo vorranno) il mercoledì e il venerdì. Ad alcune divisioni sarà richiesto di tornare al lavoro in presenza quattro o cinque giorni alla settimana. Questo è un approccio molto più tradizionalista rispetto a quello che Apple aveva precedentemente adottato per il lavoro a distanza ma, come indica la nota pubblicata da TheVerge, alcuni dipendenti vogliono che la società consideri maggiormente le loro esigenze. Resta da vedere se Cook e gli altri dirigenti di Apple siano ricettivi a questa nuova lettera dei dipendenti o se rimarranno nella loro posizione ufficializzata di recente.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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