Un famoso scienziato ha messo in vendita il sequenziamento del suo DNA come NFT

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Un famoso scienziato ha messo in vendita il sequenziamento del suo DNA come NFT

Se pensate di averle viste tutte sugli NFT, vi sbagliate. L’ultima notizia sui token non fungibili riguarda il mondo della scienza, in particolare quello della genomica. George Church, professore di genetica alla Harward Medical School e considerato uno dei padri della genomica, ha deciso di mettere all’asta il suo genoma come token non fungibile (NFT). Il genoma di Church è stato uno dei primi ad essere sequenziato e reso disponibile nel 2005 per innumerevoli studi, attraverso la piattaforma Personal Genome Project (PGP) da lui stesso fondata.

La genomica è una branca della biologia molecolare che si occupa dello studio del genoma (tratti di DNA), ovvero l’insieme di tutte le caratteristiche fisiche, e di come queste devono funzionare (patrimonio genetico), che distinguono ogni singolo organismo vivente.

“Il genoma umano offre un’entusiasmante opportunità per un NFT, poiché è una codifica unica di un individuo. Il genoma di ogni essere umano è una rappresentazione immutabile dei suoi dati più fondamentali e personali, il che è intrinsecamente non fungibile”, ha dichiarato George Church.

Zune

L’iniziativa è stata portata avanti dalla Nebula Genomics, altra società cofondata da Church che si occupa del sequenziamento del genoma, la cui analisi può aiutare a comprendere più a fondo i meccanismi di funzionamento del nostro corpo e lo sviluppo di determinate patologie.

Blockchain e NFT approdano nel mondo della scienza

“Storicamente, i dati genomici e sanitari sono stati monetizzati con una mancanza di trasparenza. Vale a dire, pazienti e consumatori raramente hanno informazioni complete su chi ha accesso ai loro dati. L’ascesa della blockchain e degli NFT, tuttavia, consente un nuovo modello per il modo in cui i dati possono essere posseduti e monetizzati”, ha continuato Church.

Questo è uno dei motivi per cui l’NFT insieme al meccanismo della blockchain può essere una soluzione ai problemi di privacy che affliggono il settore. Ragionando, un genoma è di per sé una risorsa non fungibile, e genomi diversi avranno valori intrinsechi diversi. Nel caso di una persona affetta da una malattia rara, i suoi dati genetici possono essere particolarmente utili per un’azienda farmaceutica, la quale usando usando quei dati genomici può identificare ciò che potenzialmente causa quella malattia o come può trattarla con successo. Di conseguenza, il genoma di una persona sana potrebbe non essere così prezioso.

L’asta ha avuto inizio il 25 aprile in occasione della Giornata Nazionale del DNA. I proventi della vendita del genoma andranno in parte a finanziare la ricerca genomica. “NFT non è stata una mia idea, ma si spera che sia una buona idea, sia per il vincitore dell’asta che come evento che aumenta le conversazioni sulla rivoluzione in atto nella lettura e scrittura del DNA”, ha dichiarato Church.

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Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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