Il Core i9-11900K ha un asso nella manica: Adaptive Boost Technology (ABT)

Another ICT Guy

Il Core i9-11900K ha un asso nella manica: Adaptive Boost Technology (ABT)

Nei giorni scorsi vi abbiamo illustrato le novità dei processori Intel Core 11000 (nome in codice Rocket Lake), in arrivo sui PC desktop a partire dal 30 marzo. Architettura, piattaforme, modelli e tutto quello che c’è da sapere, tranne un dettaglio: Adaptive Boost Technology (ABT).

Non si tratta di una nostra dimenticanza, ma di una novità che Intel non ci ha comunicato (non ne ha mai parlato non in una, ma in due conference call), svelandola solo in seguito. Strategie comunicative che lasciano perplessi a parte, cos’è Adaptive Boost Technology? ABT, questo l’acronimo, è l’ennesima tecnologia di boost della frequenza dei processori Core, disponibile solo sui modelli Core i9-11900K e Core i9-11900KF.

ABT funziona “sopra” il Thermal Velocity Boost (TVB) secondo la slide diffusa da Intel. La tecnologia lavora in modo opportunistico, permettendo ai processori di raggiungere frequenze superiori con più core attivi a patto che la motherboard e il raffreddamento lo consentano.

“Nei sistemi dotati di un’erogazione di potenza e sistemi di raffreddamento migliorati, Intel Adaptive Boost Technology permette una frequenza turbo multi-core aggiuntiva rimanendo all’interno dei limiti di corrente e temperatura indicati dalle specifiche“, recita Intel aggiungendo che tale tecnologia non è considerata overclock e quindi non invalida la garanzia.

Dalla slide sembra che ABT si metterà all’opera fino a una temperatura di 100 °C con 3 / 8 core attivi, mentre TVB funziona fino a 70 °C. In questo modo il processore Core i9 K/KF può spingersi da una frequenza all-core boost di 4,8 GHz (Boost 2.0 + TVB) fino a ben 5,1 GHz, ossia 300 MHz sopra quanto previsto.

Non è chiaro perché Intel non ne abbia parlato o non l’abbia citato nelle slide sulle specifiche dei nuovi processori, ma sembra si tratti di una novità dell’ultima ora o quasi (o forse di un passo falso del marketing, chissà…). A ogni modo ne prendiamo atto, e non ci resta che verificare nei test di laboratorio se questo nuovo livello di boost permetterà al top di gamma di battere in modo inequivocabile i Ryzen 5000 nel gaming. Appuntamento a fine mese!

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *