NASA Ingenuity riesce a completare il 64° volo su Marte, continua l’esplorazione

Come abbiamo avuto modo di scrivere in passato, il drone NASA Ingenuity ha aumentato la sua cadenza di volo dopo un periodo, compreso tra marzo e agosto di quest’anno che aveva visto un numero di voli ridotto a causa di diverse problematiche. Dopo che nel mese di settembre sono stati eseguiti quattro voli, anche il mese di ottobre ha riservato lo stesso numero di attività. Dall’inizio delle operazioni su Marte, nell’aprile 2021, solo a febbraio 2023 sono stati eseguiti cinque voli.
Dopo il 61° volo avvenuto il 5 ottobre, il 62° volo del 12 ottobre e il 63° volo avvenuto del 19 ottobre, il 64° volo (ultimo per il momento) è stato completato il 27 ottobre. Questo ha permesso di riposizionare il drone marziano in una nuova zona mentre il rover NASA Perseverance rimane a circa 800 metri di distanza mentre esplora una zona particolarmente interessante dal punto di vista geologico (e puntando a raccogliere nuovi campioni di roccia per la missione Mars Sample Return). Questo è quello che sappiamo.
Il drone NASA Ingenuity e il 64° volo su Marte
Secondo quanto riportato nel flight log, durante il 64° volo lo spostamento orizzontale è stato di 411 metri con una quota massima di 12 metri con una velocità massima di 5,8 m/s per un tempo complessivo di 139,1″. In generale i valori sono inferiori a quelli del precedente volo dove era stata toccata una distanza di ben 579 metri, superata solamente in occasione del 25° volo dell’8 aprile 2022 e del 9° volo del 5 luglio 2021. Nel primo caso lo spostamento è stato di 704 metri mentre nel secondo caso è stato di 625 metri. Complessivamente il tempo di volo dall’aprile 2021 è stato di 117,6 minuti, raggiungendo una distanza di 14,9 km.
Anche la quota massima scelta per il 64° volo di NASA Ingenuity è conservativa e inferiore a quella sperimentata in precedenza (con l’attuale record che è pari a 24 metri). Grazie alla connessione con Perseverance e al Deep Space Network sono state scaricate diverse fotografie catturate sia dalla fotocamera a bassa risoluzione in bianco e nero (Navcam) sia dalla fotocamera a colori ad alta risoluzione di derivazione consumer (Return to Earth, RTE).
Si possono vedere diverse tipologie di panorami con terreno ricco di rocce e inframezzato da alcune dune di sabbia fine ma anche sabbia con componenti di dimensioni maggiori. Questa varietà sarà utile per capire la composizione del terreno grazie alle analisi del rover Perseverance mentre si continua lo spostamento verso la zona superiore del delta del fiume (ormai prosciugato) che un tempo riempiva il cratere Jezero, luogo dell’atterraggio della missione Mars 2020.
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