L’evento ”Scary Fast” di Apple ad Halloween è la rivoluzione dei format voluta da Tim Cook

Un evento ad Halloween e per giunta di Apple. Non era mai successo, come non era mai successo vedere Apple Park al buio con le luci accese durante un keynote. È questa la rivoluzione di Tim Cook e dei nuovi format di Apple che si allontana, in qualche modo, da quanto fatto da Steve Jobs in passato, pur rimanendo fedele alle classiche e conosciute presentazioni del ”One More Thing”.
Una presentazione dei nuovi Mac e dei nuovi chip M3 che ha il sapore di un telefilm con una comunicazione completamente nuova dei prodotti che arriva direttamente da una strategia ben chiara di cambiamento iniziata proprio con l’innesto di Tim Cook a capo di Apple. E Steve Jobs lo sapeva, sapeva bene che la Apple di oggi sarebbe stata così e con ogni probabilità non avrebbe voluto scegliere nessun altro come suo successore se non Tim Cook.
La nuova Apple di Tim Cook
Quella andata in scena ierisera (stanotte per gli italiani) è stata realmente la nuova Apple di Tim Cook. La Apple che ha creato, grazie anche alla pandemia e agli eventi non più di persona, il format dei keynote registrati. Li abbiamo iniziati a vedere da qualche anno a questa parte ma quello di ierisera ci ha permesso di capire dove vuole arrivare Tim Cook e dove vuole spingere la sua azienda nei format di presentazione dei nuovi prodotti e dei nuovi servizi.
È una strategia fine che però sa colpire dove necessario. L’evento ”Scary Fast” è stato il primo evento realizzato di sera ed è stato anche il primo evento in cui Tim Cook invece del solito ”Good Morning” ha detto per la prima volta ”Good Evening”. Ed è già questa una notizia perché per un’azienda come Apple cambiare anche le piccole cose che sembrano frivole significa cambiare in parte anche i suoi connotati che negli anni hanno caratterizzato l’intero brand.
La Apple di Tim Cook è quella dei due format di presentazione: quello che somiglia più ad un telefilm, della durata di mezzora visto ierisera, contrapposto al ”filmone” ossia quello solito di due ore degli eventi più importanti e principali come quello degli iPhone. Sono due formt completamente diversi, pensati e realizzati in modo diverso. Il corto di ierisera è stato addirittura il primo keynote ”tematizzato” ad Halloween che per gli americani è una delle feste più importanti dell’anno. Apple lo sapeva bene e ha creato un Apple Park come mai visto, non solo per l’orario con tutte le luci artificiali accese, ma anche per aver inserito nebbia nei giardini, pipistrelli volanti e ancora il buio tipico della sera di Halloween. Tutto girato esclusivamente con gli iPhone e montato con i Mac.
Il resto è un keynote dove si ripetono quasi all’infinito le schede tecniche dei nuovi chip M3 (per la prima volta presentati in tre diverse versioni tutte insieme) e pronti a rinnovare anche loro le famiglie dei MacBook Pro dando il saluto definitivo al MacBook Pro 13” con TouchBar che esce di scena proprio nella serata di Halloween. Tutto è scandagliato con precisione proprio come piace a Tim Cook. Numeri, slide, confronti e teaser dei nuovi prodotti che si rinnovano dentro e poco fuori, tranne il MacBook Pro 14” e 16” che arriva (proprio nella notte di Halloween) anche nella colorazione Nero Siderale.
Nulla è lasciato al caso da Tim Cook che deve fare in conti con avversari sempre più temibili ora che hanno capito qual è il segreto dei chip ”M” creati dalla sua azienda. Non sempre lo fa, anzi a volte proprio no, ma qui Apple anticipa tutti e presenta per la prima volta un processore con processo produttivo a 3 nanometri e lo fa in tre diverse declinazioni che permetteranno all’azienda di rafforzarsi, almeno al momento, nel mercato più esigente dei notebook. Ma non solo perché dopo essere stato richiesto a gran voce riassesta anche il suo prodotto per eccellenza ossia l’iMac che ora possiede tutta la potenza necessaria per dare una spinta anche nel mercato consumer grazie alla freschezza di design. Peccato forse per la mancanza di una versione con schermo maggiorato. Ma probabilmente arriverà in futuro.
La Apple di Tim Cook è tutto questo. Un nuovo format di presentazione per la prima volta completamente tematizzato. Un aggiornamento importante che scatenerà la ricerca dei produttori avversari alla realizzazione del processore più veloce ed efficiente di sempre. Apple lo ha messo in pratica già, stando ai suoi benchmark che dovranno chiaramente essere misurati realmente sul campo. E Tim Cook, l’uomo che non ama essere preso di sorpresa, ha posto anche questa volta la sua orma su Apple Park e sul mercato pronto a misurarsi con quelle che saranno le risposte dei suoi utenti.
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