ArianeGroup mostra un prototipo della capsula spaziale riutilizzabile SUSIE

In passato abbiamo riportato delle difficoltà che sta vivendo l’Europa per quanto riguarda i lanci spaziali. Con Ariane 5 non più disponibile e Ariane 6 in ritardo di anni rispetto al programma iniziale, a complicare la vicenda ci sono anche i problemi legati ai lanciatori medio-leggeri Vega, con Vega-C che non volerà fino alla fine del 2024 per apportare alcune modifiche di design. Il compito dei lanciatori medi invece era affidato alle Soyuz russe, non più utilizzabili dopo gli embarghi per la guerra in Ucraina. Una piccola, ma importante novità, arriva da ArianeGroup ed è legata alla capsula spaziale riutilizzabile SUSIE.
Unveiled in Paris last fall during the 2022 IAC show, SUSIE starts to get real today. The reduced-scale demonstrator you see in this video constitutes the first brick in #ArianeGroup‘s development plan to swiftly master the key technologies of the #SUSIE concept. pic.twitter.com/rOwdcoqboU
— ArianeGroup (@ArianeGroup) October 27, 2023
Attualmente l’ESA deve appoggiarsi ad altre agenzie e società per portare i propri astronauti nello Spazio (attualmente NASA e SpaceX, in passato anche Roscosmos e Soyuz). Questo ovviamente pone limiti sulle capacità e le possibilità di accesso allo Spazio indipendente da parte dell’agenzia spaziale europea. Per questo avere una propria navicella spaziale, sia in versione cargo che per equipaggio, è una scelta che è molto interessante per affrontare il futuro dell’esplorazione spaziale.
ArianeGroup e il prototipo della navicella spaziale SUSIE
Questa capsula è stata presentata sotto forma di immagini e di un video di lancio al congresso astronautico dello scorso anno, IAC 2022. Da quel momento ArianeGroup non ne ha fatto più riferimento non facendo capire a che punto fosse lo sviluppo e se effettivamente il progetto fosse una delle priorità della società. Grazie a un nuovo video ufficiale è possibile vedere un prototipo in scala ridotta di SUSIE.
Chiaramente un prototipo in scala ridotta (ma anche a grandezza naturale) non significa che la navicella spaziale europea sarà pronta a breve. Lo sviluppo e i test per questo genere di dispositivi sono molto lunghi e complessi, soprattutto quando devono essere certificati per il volo umano. Il suo effettivo impiego è quindi distante alcuni anni ma è una strada che deve essere perseguita proprio per dare a ESA e all’Europa un certo margine di indipendenza in un settore in sempre maggiore espansione.
ArianeGroup ha scritto nel post su X solamente “svelata a Parigi lo scorso autunno durante lo IAC 2022, SUSIE inizia a diventare reale oggi. Il dimostratore in scala ridotta che vedi in questo video costituisce il primo mattone nel piano di sviluppo di ArianeGroup per padroneggiare rapidamente le tecnologie chiave del concetto SUSIE”.
Secondo quanto riportato dalla società in passato, lo Smart Upper Stage for Innovative Exploration (questo il significato del nome), è quello di avere un modello che sia in grado non solo di portare astronauti in orbita bassa terrestre (LEO) con la possibile esecuzione di attività extraveicolari ma anche poter lanciare carichi utili.
La parte più importante riguarda il suo riutilizzo. Come scritto più volte, la possibilità di riutilizzare navicelle e vettori è ormai un requisito quasi essenziale per i nuovi progetti sulla spinta di quanto fatto da SpaceX con Falcon e Dragon. A differenza delle versioni finali delle capsule Crew Dragon però, ArianeGroup pensa di riuscire a realizzare per SUSIE un sistema di atterraggio sulla terraferma piuttosto che in mare. Anche rispetto a Boeing Starliner il meccanismo di atterraggio è differente e prevede l’utilizzo dei propulsori per frenare la discesa e non di utilizzare paracadute.
Il lancio potrebbe avvenire con Ariane 6 in configurazione con quattro booster P120C+ o potenzialmente con futuri vettori riutilizzabili. Le altre caratteristiche tecniche ufficiali di SUSIE riportano un’altezza di 12 metri, un diametro di 5 metri, una massa al decollo di 25 tonnellate, una capacità di 40 m3 con 7 tonnellate di carico utile o cinque astronauti. Nonostante il ritardo rispetto alla concorrenza bisognerà puntare su progetti come questo di ArianeGroup (ma anche di altre società europee) per non perdere le opportunità che lo Spazio offre.
Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/