Da batterie per EV a generatori portatili, ecco l’idea di Nissan per le Old Leaf Battery

Nel 2019 Nissan aveva affermato che le batterie Leaf EV avessero il potenziale per durare più di 12 anni, potendo quindi “sopravvivere” all’auto su cui vengono montate: in altre parole, secondo la casa giapponese, il pensionamento della vettura avrebbe sprecato quasi dieci anni di vita utile della batterie ad alta tensione, stimata a 22 anni.
Dai registri del marchio, dal debutto nel 2010 ad oggi, sono oltre 650.000 le Nissan Leaf vendute in tutto il mondo: potenzialmente, ogni pacco batteria in esse contenuto è ancora valido, quale che sia stata la “sorte” del veicolo.
Con questa premessa, la casa nipponica ha quindi deciso di dare una seconda vita alle celle, stringendo una collaborazione strategica con JVCKenwood Corp. e 4R Energy Corp. e portando sul mercato dei generatori portatili dal peso abbastanza contenuto (circa 14,4 kg) con due uscite ad alta potenza, due uscite USB-A, due USB-C, e una presa da 12 V. Inoltre, sembra esserci anche un ingresso per collegare il caricatore a un pannello solare.
Al momento i dettagli sono stati rilasciati col contagocce, e a parte quello che si può intuire dalle foto, di questi nuovi prodotti è stato diffuso solo il prezzo, pari a 1.170 dollari, e il mercato di riferimento, che per adesso è unicamente il Giappone.
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Nissan is reusing the batteries from old Leaf electric vehicles to make portable power sources https://t.co/XPzqytTQ9r— Yuri Kageyama (@yurikageyama) August 31, 2023
La riservatezza di Nissan ha scatenato le ipotesi di esperti e persone interessate a questo generatore portatile, che hanno cercato di capire – o quantomeno intuire – quali potrebbero essere la loro capacità e durata. Partendo da dati certi, quali la potenza nominale delle batterie delle prima Leaf, che si attesta a 64 ampere-ora (Ah) secondo i calcoli una configurazione a due moduli (come quella del generatore) dovrebbe comportare una capacità totale di 128 Ah.
Da qui si potrebbero ipotizzare 28,1 kilowattora a una tensione nominale di 220 V o 14 kWh a una tensione di 110 V; per saperlo con certezza, ad ogni modo, potrebbe bastare avere ancora un po’ di pazienza.
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