Quake II Enhanced, l’acclamato sparatutto ritorna e convince

Non era semplice ammodernare Quake II, un gioco storico uscito nel 1997, portandogli il rispetto che merita, ma il lavoro realizzato di concerto da id Software, Nightdive Studios e MachineGames ha sicuramente dato buoni frutti. A quasi 26 anni dal lancio, l’operazione richiedeva di rendere graficamente il gioco più godibile, ma non snaturarlo perché dopotutto non si tratta di un remake.
Fin dal primo avvio si capisce che qualcosa è cambiato, ci troviamo davanti un nuovo menu dal sapore antico: capiamo subito che l’intenzione degli sviluppatori era quello di preservare il look da titolo anni ’90, ma permettere ai giocatori di oggi di dilettarsi con Quake II sui PC moderni. Il “nuovo Quake II” consente di sfruttare le risoluzioni moderne, andando oltre la massima risoluzione supportata in origine e godere di tante altre opzioni.
Graficamente parlando, si nota il lavoro svolto sui modelli, le animazioni, il sangue dei nemici, l’anti-aliasing, la profondità di campo, l’illuminazione e persino l’IA, ma non aspettatevi un gioco diverso dal classico “spara spara” con cui divertirsi e staccare il cervello.
Tutto questo è osservabile in prima persona, perché è possibile avviare anche il Quake II originale per un confronto, e le differenze balzano subito all’occhio. A differenza di alcune operazioni nostalgia con titoli di vecchia data, non c’è il ray tracing, ma poco male: per i più curiosi ricordiamo che NVIDIA ha rifatto tre livelli del gioco originale con il path tracing creando “Quake II RTX”.
E se già così poteva bastare a parlare di una rimasterizzazione di buon livello, si è andati persino oltre perché il pacchetto contiene anche l’espansione “The Reckoning“, con 18 livelli della campagna e 7 mappe Deathmatch, e “Ground Zero“, con 15 livelli della campagna e 14 mappe Deathmatch. Multigiocatore e coop online e locale, oltre al cross-play supportato tra PC (con controller), Xbox One, Xbox Series X/S, PS4, PS5 e Nintendo Switch impreziosiscono l’offerta.
Inoltre, MachineGames ha realizzato la nuova espansione “Call of the Machine”, una nuova esperienza costituita da 28 livelli della campagna a una mappa Deathmatch multigiocatore. Dulcis in fundo, ecco Quake II 64, ossia la versione Nintendo 64 uscita nel 1999.
La trama della campagna di Quake II non ha subito cambiamenti e per chi non se la ricorda ecco un breve excursus: il contrattacco umano contro gli invasori alieni Strogg porta un manipolo di soldati nell’orbita del pianeta Stroggos. Lo sbarco sul pianeta viene però osteggiato e il protagonista si trova separato dalla sua squadra e solo ad affrontare i nemici, con l’obiettivo di sabotare la loro “Big Gun”, un’arma di contraerea che impedisce di sferrare l’attacco finale ed eliminare Makron, il leader degli Strogg.
Il tutto richiede innumerevoli conflitti a fuoco per passare tra i vari livelli e raggiungere i diversi obiettivi, trovando nel frattempo nuove armi, nemici più o meno temibili, chiavi e aree segrete. La vera novità di questo remake in termini di gameplay è data dalla presenza della bussola, che permette di non perdersi nelle varie aree grazie a delle frecce verdi in sovrimpressione. È disabilitabile, e forse nella versione base di Quake II può anche non essere usata, ma diventa utile nell’espansione Call Of The Machine.
Gli sviluppatori degli ultimi Wolfenstein hanno dato a Call Of The Machine un’impronta più frenetica, con un maggior numero di nemici, rendendo la bussola un utile alleato in taluni frangenti.
Ovviamente i PC moderni gestiscono Quake II in questa versione ammodernata senza battere ciglio, non serve necessariamente una GPU potente, anche le integrate nella CPU vanno bene: come visibile nello screenshot di seguito, abbiamo toccato quasi 600 fps con una 6800 XT in Full HD grazie all’API Vulkan.
Il supporto alla lingua italiana e il prezzo di 9,99€ sono le ulteriori ciliegine sulla torta di una bellissima operazione che permette a Quake II di non finire nel dimenticatoio. Chi ha qualche anno sulle spalle e ha giocato all’originale sul finire degli anni ’90 forse vorrà fare un tuffo nel passato, mentre i giocatori moderni non hanno più scuse per non provare una vecchia gloria, magari in preparazione di un ritorno di Quake in grande stile.
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