Tesla e la guida autonoma, capitolo V: l’indagine della NHTSA è quasi conclusa

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Tesla e la guida autonoma, capitolo V: l’indagine della NHTSA è quasi conclusa

L’ultimo capitolo risale a metà febbraio quando Tesla decise di accettare l’invito della National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) e di effettuare un “richiamo” volontario delle vetture ritenute potenzialmente pericolose.

Un totale di 362.758 unità, fra Model S (2016-2023) Model X / Model 3 (2017-2023) e Model Y (2020-2023) tutte dotate del software FSD (Full Self Drive) Beta che, secondo l’NHTSA, necessitava di alcune correzioni.

Tesla indagine FSD

Nel caso delle vetture di Tesla, gli aggiornamenti e i controlli vengono effettuati via OTA (Over-The-Air), ovvero da remoto, e non è quindi necessario che il proprietario porti fisicamente l’auto nel Tesla Store.

L’amministratore della NHTSA Ann Carlson ha affermato, davanti ai microfoni di Reuters, che l’indagine partita sei mesi avrà “presto una risoluzione, cui seguirà a stretto giro la comunicazione dei risultati”. La Carlson ha al contempo incoraggiato gli automobilisti a prestare attenzione alle funzionalità ADAS, come il pilota automatico.

“È davvero importante che gli automobilisti prestino attenzione. È anche molto importante che i sistemi di monitoraggio dei conducenti tengano conto del fatto che gli esseri umani si fidano eccessivamente della tecnologia.

Tesla indagine FSD

Oltre ad eseguire controlli ed indagini, l’NHTSA ha anche stilato un sistema di verifica della sicurezza delle vetture, non dissimile dall’Euro NCAP: anche in questo caso, la valutazione della Model Y di Tesla si era rivelata stellare.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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