BioWare licenzia 50 persone ma rassicura: massimo impegno per Dragon Age Dreadwolf e il prossimo Mass Effect

Piovono licenziamenti, più o meno 50, in casa BioWare. Gary McKay, general manager della software, ha dichiarato che questo cambiamento si deve alla necessità di evolversi in uno studio “più agile e focalizzato“ che consenta agli sviluppatori di compiere più velocemente il loro lavoro, “sbloccare maggiore creatività e avere una visione chiara di ciò che stiamo costruendo prima che lo sviluppo acceleri“.
McKay parla di cambiamento “inevitabile“ che, purtroppo, significa “riorganizzare il nostro team per soddisfare le mutevoli esigenze dello studio“. Per la cinquantina di dipendenti c’è la possibilità di entrare in altri studi di Electronic Arts, anche se non tutti potranno essere ricollocati.
“Stiamo facendo tutto il possibile per garantire che il processo venga gestito con empatia, rispetto e una comunicazione chiara. Tenendo presente quest’ultimo punto, voglio prendermi un momento per spiegare come siamo arrivati fin qui, cosa stiamo facendo per supportare i nostri colleghi e cosa significa questo per i giochi attuali e futuri di BioWare“, ha aggiunto McKay.
Nel post si parla di una “visione a lungo termine che preserverà la salute dello studio e ci consentirà di fare ciò che sappiamo fare meglio: creare eccezionali esperienze single player basate su una trama, piene di mondi vasti e personaggi ricchi. Questa visione bilancia le esigenze attuali dello studio, ovvero garantire che Dragon Age: Dreadwolf sia un gioco eccezionale, con un suo futuro, compreso il successo del prossimo Mass Effect“.
Il general manager afferma che la dedizione verso Dragon Age: Dreadwolf “non è mai venuta meno. Il nostro impegno rimane costante e stiamo tutti lavorando per rendere questo gioco degno del nome di Dragon Age. Siamo fiduciosi che avremo il tempo necessario per garantire che Dreadwolf raggiunga il suo pieno potenziale“.
In casa BioWare non vedono l’ora che gli appassionati possano “vedere cosa abbiamo costruito con Dreadwolf“, mentre un team di veterani guidato da Mike Gamble “continua il lavoro di pre-produzione del prossimo Mass Effect. Il nostro impegno per la qualità continua ad essere la nostra stella polare“.
A fronte delle parole di BioWare rimangono i fatti: l’annuncio di Dreadwolf risale al 2018, poi per due anni non se n’è saputo più nulla, con un’apparizione alla Gamescom 2020 con alcuni video dietro le quindi e delle concept art.
Lo stesso anno la software house ha rilasciato un trailer per poi fornire sporadici aggiornamenti, come il nome del capitolo. Quel che è certo è che Dragon Age: Dreadwolf non arriverà prima di aprile 2024 e che ha subito uno sviluppo travagliato, tra cui molti cambi di guardia allo sviluppo e persino la cancellazione del multiplayer per focalizzarsi sul single player.
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