Luna-25: Roscosmos chiarisce parte delle cause del fallimento della missione

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Luna-25: Roscosmos chiarisce parte delle cause del fallimento della missione

Nella giornata di ieri abbiamo riportato del fallimento della missione russa Luna-25 che avrebbe dovuto allunare nella giornata odierna ma che invece si è schiantata sulla superficie del nostro satellite naturale. Bisogna considerare che le missioni spaziali hanno sempre un certo margine di rischio, soprattutto quelle nello Spazio profondo e quelle che comprendono atterrare su un corpo diverso dalla Terra. Roscosmos ha già indicato alcune delle cause del fallimento della missione anche se mancano ancora diversi dettagli.

Ricordiamo che la missione Luna-25 era stata lanciata poco dopo l’una di notte dell’11 agosto (ora italiana) sfruttando un razzo spaziale Soyuz-2.1b dal cosmodromo di Vostochny. Fino al momento di una seconda manovra orbitale tutto era proseguito come previsto e non c’erano state avvisaglie di problematiche o possibili fallimenti. La modifica orbitale non è stata però come da programma causando la perdita della missione lunare russa. Questo è quello che sappiamo.

Luna-25: un’accensione prolungata del propulsore la causa del fallimento

Come avevamo scritto ieri, la problematica era stata rilevata in precedenza ma dal centro di controllo russo speravano che si trattasse di un’anomalia correggibile. A poche ore di distanza invece è arrivata la notizia della distruzione della sonda spaziale russa con un impatto sulla superficie della Luna. Roscosmos non ha lasciato alcuna flebile speranza sulla possibilità di recuperare la missione dichiarando la sonda persa.

luna-25

In un articolo sull’agenzia di stampa russa Ria Novosti sono state riportate le parole del capo di Roscosmos, Yuri Borisov (succeduto qualche tempo fa a Dmitry Rogozin). Il direttore generale ha dichiarato “sfortunatamente, l’arresto del motore non è avvenuto normalmente, secondo il diagramma di sequenza, ma secondo un’interruzione temporale, e invece degli 84 secondi previsti, ha funzionato per 127 secondi. Questa è stata la causa principale dell’incidente del dispositivo”.

Anche prima che ci fosse un’effettiva conferma della distruzione del lander Luna-25 si era vociferato che il propulsore potesse aver funzionato per circa 1,5 volte più a lungo di quanto previsto. Questo avrebbe causato una modifica ai parametri orbitali non prevista con il successivo schianto sulla superficie.

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Borisov ha tenuto anche a precisare che il centro di controllo stava monitorando il funzionamento del dispositivo lungo tutto il percorso della missione. I primi calcoli hanno mostrato come il lander sarebbe passato a un’orbita lunare aperta (anziché un’orbita ellittica pre-atterraggio) andandosi poi a distruggere sulla superficie lunare. Questa però è solo una parte del problema. Una commissione ad hoc è stata creata per cercare di capire come mai il propulsore ha funzionato in maniera anomala.

Secondo l’Accademia Russa delle Scienze, il lander russo Luna-25 si sarebbe schiantato all’interno del cratere Pontecoulant G (dalle dimensioni di circa 42 km), nell’emisfero sud lunare, intorno alle 13:58 del 19 agosto (ora italiana).

Rispondendo poi indirettamente alle critiche di chi sollevava dubbi sul fatto che le missioni robotiche erano state portate a termine anche negli anni ’60 e ’70, Borisov ha ricordato che “l’inestimabile esperienza dello sbarco sulla Luna, accumulata negli anni 60-70, è praticamente persa. Il cambio generazionale è stato interrotto”.

Ora Roscosmos si concentrerà sulle future missioni Luna-26, Luna-27 e Luna-28 che dovranno ovviamente “fare tesoro” delle problematiche di Luna-25. Sempre il direttore generale di Roscosmos ha aggiunto che anche dopo questo fallimento il programma lunare continuerà.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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