NASA Ingenuity ha completato il 55° volo su Marte

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NASA Ingenuity ha completato il 55° volo su Marte

Era il 22 luglio quando NASA Ingenuity aveva cercato di completare correttamente il 53° volo su Marte. Il drone non ha però portato a termine questo volo come previsto ma lo ha dovuto interrompere per un problema che ha causato un atterraggio d’emergenza. Gli ingegneri non hanno ancora annunciato qual è stata la causa precisa ma il 54° volo, una prova per vedere se il sistema potesse continuare a operare, è stato portato a termine.

nasa drone

Questo ha permesso di continuare con le operazioni come stabilito in precedenza e quindi condurre il 55° volo. A differenza del 54° volo c’è stato sia uno spostamento verticale che orizzontale per diversi metri consentendo così di recuperare parte del terreno perso negli scorsi giorni. Una buona notizia per tutti gli appassionati che stanno seguendo le gesta del drone marziano. Questo è quello che sappiamo.

NASA Ingenuity ha completato il 55° volo

Secondo quanto riportato dal flight log ufficiale il 55° volo del drone marziano è stato eseguito il 12 agosto, a meno di un mese dal 53° volo (quando era stato rilevato il problema). Lo spostamento orizzontale è stato di 263,99 metri mentre la quota massima è stata pari a 10 metri. La velocità rispetto al suolo è stata di 4,70 m/s mentre la durata complessiva è stata pari a 142,9″. Ci si è così spostati dal campo volo Omicron al campo volo Pi.

drone

Si tratta di valori in linea con quanto ci si può aspettare da NASA Ingenuity e quindi sembrerebbe che in questo caso il problema non si sia ripresentato. Una buona notizia anche se conoscere la causa precisa del problema è fondamentale per evitare che possa succedere ancora in futuro (non necessariamente tra pochi voli, magari ce ne vorranno molti).

nasa

Per trovare una maggiore distanza orizzontale coperta dal drone bisogna risalire fino al volo 52 dove erano stati toccati i 363 metri (ed era il 26 aprile). In generale, durante il 55° volo di NASA Ingenuity non sono stati toccati nuovi record. Si tratta comunque della possibilità di anticipare il rover Perseverance pur rimanendo abbastanza vicino da poter comunicare correttamente.

Attualmente rover e drone si trovano a circa 200 metri di distanza l’uno dall’altro. Entrambi i dispositivi continueranno a muoversi lungo il delta del fiume che un tempo riempiva il cratere Jezero di acqua per cercare tracce di vita passata (e raccogliere nuovi campioni). Per i più curiosi sono disponibili diverse nuove immagini catturate sia dalla fotocamera in bianco e nero Navcam sia dalla fotocamera a colori in alta risoluzione RTE (Return to Earth).

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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