Il drone NASA Ingenuity ha eseguito il 53° e il 54° volo su Marte

Oltre alla risoluzione della vicenda legata a Voyager 2 arriva un’altra buona notizia: il drone NASA Ingenuity è tornato a volare su Marte completando sia i voli 53° che 54°. Il 52° era avvenuto alla fine di aprile, ma i dati e le immagini erano state scaricate solamente a luglio a causa di un problema di comunicazione dato da una “collinetta marziana” che aveva impedito al drone di scambiare i dati con il rover NASA Perseverance (e quindi con il centro di controllo sulla Terra).
Ricordiamo che la missione di questo drone è “secondaria” rispetto a quella del rover con quest’ultimo che ha la priorità operativa. Inoltre il piccolo elicottero marziano era pensato per poter volare fino a cinque volte (quando la missione sarebbe stata dichiarata un successo). Nessuna agenzia era mai riuscita a far volare un dispositivo su un altro pianeta e quindi le incognite erano molte. Il successo di Ingenuity apre una nuova strada che sta interessando anche agenzie diverse dalla NASA. Questo è quello che sappiamo.
NASA Ingenuity completa il 53° e il 54° volo marziano
Secondo quanto riportato dal flight log ufficiale il 53° volo è avvenuto il 22 luglio con una distanza percorsa di circa 142,5 metri a una quota massima di 5 metri. La velocità rispetto al suolo è stata di massimo 2,5 m/s con una durata complessiva del volo di 74,9″. Questo ha permesso di spostarsi dal campo volo Xi al campo volo Omicron.
Secondo alcune speculazioni, che sarebbe poi confermate indirettamente dal volo successivo, sembra che il 53° volo dovesse essere più lungo di quanto effettivamente avvenuto. NASA Ingenuity avrebbe però perso la propria posizione rispetto al suolo effettuando così un atterraggio di emergenza per evitare di spostarsi in zone non sicure.
Per questo motivo il 54° volo è stato “solamente” un sollevamento verticale senza alcuno spostamento orizzontale. Le caratteristiche ufficiali (preannunciate nell’anteprima) riportano una quota massima di 5 metri con una durata di 24,4″ senza spostamento in altri campo volo (l’elicottero è rimasto sempre in Omicron) e senza spostamenti orizzontali né velocità rispetto al suolo rilevata.
Questa tipologia di volo dovrebbe aver consentito a NASA Ingenuity di rilevare la propria posizione rispetto al suolo per consentire di proseguire con il 55° volo nei prossimi giorni. L’avventura di questo drone marziano non è ancora finita. Attualmente il drone e il rover si trovano a circa 100 metri di distanza e possono comunicare correttamente. Negli scorsi giorni NASA Perseverance ha anche scattato alcune fotografie ad alta risoluzione del piccolo drone così da verificarne lo stato di salute. Non sembrerebbero esserci problematiche evidenti ma alcuni problemi potrebbero essere legati al software di navigazione.
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