Tesla costretta a richiamare i primi camion elettrici Semi, ma non per colpa sua

Dopo attese e ritardi, Tesla pochi mesi fa ha iniziato le consegne del camion elettrico Semi, con diverse unità in dotazione a PepsiCo e alla sua divisione Frito Lay.

Dopo poca strada, però, alcuni di questi dovranno subire un richiamo, come comunicato dalla stessa Tesla e dall’ente per la sicurezza NHTSA. In particolare il richiamo riguarda 35 esemplari.

È stato riscontrato un problema nel freno di stazionamento elettronico, che in alcuni casi potrebbe non innestarsi correttamente, a causa di perdite nel circuito idraulico, con relativa fuoriuscita di aria compressa. Per questo motivo il blocco potrebbe non avvenire correttamente, lasciando ignaro il conducente.

Il rischio è ovviamente quello di vedere un bestione di diverse tonnellate scivolare giù persino per lievi discese, anche se ad oggi, fortunatamente, non si sono segnalazioni di incidenti e siamo ancora nel campo del rischio statistico.

Il problema dipende dall’Intellipark Valve Module fornito da Bendix Commercial Vehicle Systems. Si tratta per altro di una parte molto comune, ed infatti il richiamo è stato esteso a diversi altri marchi, per un totale di 836 camion. Per quanto riguarda Tesla, la produzione affetta è quella tra il 30 novembre 2022 e il 28 febbraio 2023, identificata appunto in 35 Semi.

Curiosamente i camion elettrici consegnati a Frito Lay erano solo uno in più, 36. I camion prodotti in seguito sono già equipaggiati con un modulo migliore che risolve il problema.

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