Apple: il visore AR/VR avrà successo se seguirà le orme di Apple Watch. Intanto presentato ai ‘Top 100’

Apple ha presentato, in gran segreto, ai 100 suoi più importanti dirigenti il primo visore AR/VR della storia di Cupertino e lo ha fatto direttamente allo Steve Jobs Theater come non avveniva dai tempi in cui era ancora vivo Jobs. Un incontro decisamente importante, se non fondamentale, nell’evoluzione di Reality Pro (o Reality One) che dovrebbe a questo punto vedere la luce davvero entro il mese di giugno direttamente alla WWDC 2023.
Apple AR/VR: per il successo dovrà fare come il Watch
La presentazione segreta all’alta dirigenza Apple è un momento storico per l’azienda che segna un punto di arrivo per un prodotto ancora mai visto sul mercato. Era avvenuto in passato con Jobs quando presentò i vari iPhone, iPad ma anche e soprattutto Apple Watch e oggi dunque quell’iter viene nuovamente percorso per il primo visore a realtà mista di Apple.
Chiaramente la presentazione ai 100 alti dirigenti di Apple non è avvenuta dopo una progettazione in gran segreto. Tutti sapevano del nuovo visore dell’azienda e anzi tutti coloro presenti allo Steve Jobs Theater avevano già potuto mettere mano per le loro competenze al primo vero visore di realtà mista della Mela morsicata. Non solo perché il ”Technology Development Group” di Apple ha partecipato almeno una volta all’anno dal 2018 (anno in cui si è iniziato a lavorare al visore) a questo appuntamento che secondo indiscrezioni viene denominato in codice come ”Fight Club demo” in onore proprio al film con Brad Pitt dove la ”prima regola del Fight Club è di non parlare del Fight Club”.
In questo caso però la presentazione della scorsa settimana è stata un appuntamento diverso perché finale in cui Tim Cook ha svelato tutti i particolari, le specifiche e le funzionalità del Reality Pro (One) così come verrà poi presentato al pubblico durante la WWDC 23. Una dimostrazione, che a detta di chi ha partecipato, sembra sia stata sfarzosa, raffinata ed entusiasmante anche se molti dirigenti non sono molto convinti dell’immediato successo di Apple Reality Pro (One).
I motivi sono diversi: intanto sappiamo che la realtà mista è una categoria che fonde realtà aumentata e virtuale ed è ancora oggi un’area completamente nascente e dunque molto più rischiosa dei precedenti tentativi di Apple di stabilire un nuovo filone di prodotti. Con Mac, iPod, iPhone, Apple Watch e iPad, l’azienda stava essenzialmente creando una versione propria e migliore di un prodotto con cui le persone avevano già una buona familiarità. Con Reality Pro (One) Apple dovrà spiegare ai suoi utenti perché vorrebbero commercializzare un prodotto del genere giustificando soprattutto i circa 3.000 dollari al quale verrà probabilmente venduto pur non avendo, dalle prime indiscrezioni una vera app killer predefinita, richiederà una batteria esterna che dovrà essere sostituita ogni due ore e utilizzerà un design che alcuni tester hanno ritenuto non troppo comodo. Oltretutto potrebbe anche venire lanciato con contenuti multimediali limitati.
Secondo la maggior parte dei dirigenti Apple, il Reality Pro (One) non sarà di certo un prodotto di successo non appena uscito ma l’idea che si stanno facendo in molti, e forse è anche il vero piano dell’azienda, è quello di realizzare con il visore quanto successo con Apple Watch. L’orologio di Apple infatti è partito inizialmente in modo molto lento nelle vendite e nel suo affacciarsi nel mondo tech. A livello tecnico aveva app mediocri, un’interfaccia non ideale, un processore non proprio velocissimo, un design che rispecchiava poco quello reale degli orologi e anche uno scopo forse non immediato.
Nel tempo però Apple è riuscita a migliorare notevolmente il suo Apple Watch con funzionalità di terze parti che nessuno aveva mai avuto, ha semplificato il sistema operativo e soprattutto ha posto in essere un processore realmente veloce ed efficiente. Non solo perché Apple Watch ha realmente trovato un posto sul mercato ossia quello di fitness tracker, compagno di salute ma anche un modo utile e semplice di vedere le notifiche senza dover per forza tirare fuori ogni volta il telefono. In otto anni Apple Watch è divenuto da prodotto di nicchia ad un vero e proprio fulcro dell’azienda di Cupertino.
Da qui la speranza e chissà forse anche la strategia di Apple di fare la stessa cosa con il visore VR/AR. La prima versione di certo sarà un po’ un disastro in termini di vendite rispetto agli altri prodotti già presenti ma, secondo la dirigenza Apple, i successivi modelli di visore marchiati Apple porteranno risultati migliori e saranno molto più accessibili agli utenti. Sì, perché già sappiamo che in Apple si sta lavorando ad una versione che costerà la metà della prima generazione e avrà prestazioni migliori nonché funzionalità più importanti.
A livello economico in Apple ci si attende la vendita di almeno un milione di unità di Reality Pro (One) nella sua prima generazione nel suo primo anno. Questo significherebbe comunque avere un’entrata di almeno 3 miliardi di dollari che comunque, almeno all’inizio, potrebbe portare pochi profitti o addirittura non portarne, per l’esagerato costo dei componenti del device. Di fatto però Apple Watch è cresciuto nelle casse di Apple dai primi 10 miliardi di dollari quando ha debuttato agli oltre 41,2 miliardi di dollari dell’ultimo anno fiscale.
Ci si chiede a questo punto se Apple, dopo almeno 8 anni e miliardi di sviluppo, sarà capace di approntare la medesima strada fatta con Apple Watch anche con il nuovo Reality Pro (One).
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