La Commissione europea dovrebbe approvare l’operazione Microsoft – Activision Blizzard

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La Commissione europea dovrebbe approvare l’operazione Microsoft – Activision Blizzard

Grazie alle ultime concessioni, come l’arrivo dei giochi Xbox su GeForce NOW e l’intesa con Nintendo su Call of Duty, Microsoft potrebbe essersi assicurata l’ok della Commissione europea a procedere con l’acquisizione di Activision Blizzard. Ne è piuttosto sicura Reuters, citando tre fonti a conoscenza dei fatti.

L’offerta da 68,7 miliardi di dollari, la più grande nella storia dei videogiochi, risale al gennaio 2021 ed è da diversi mesi al vaglio degli enti che regolano la concorrenza e il mercato in tutto il mondo. La Commissione europea, dopo una prima fase di analisi in cui sono sorti dubbi sull’impatto dell’operazione sul settore, ha deciso di procedere con un supplemento di indagini.

Nel mentre, Microsoft ha fatto diverse concessioni, come quelle citate in precedenza, al fine di concludere il prima possibile l’acquisizione e mettere le mani su Activision Blizzard, sebbene l’interesse maggiore la casa di Redmond lo nutra per la terza gamba della società, King, noto produttore di titoli per il settore mobile.

“La Commissione europea, che dovrebbe decidere sull’accordo entro il 25 aprile, non dovrebbe chiedere a Microsoft di vendere asset per ottenere la sua approvazione”, recitano le fonti di Reuters. “Oltre agli accordi di licenza per i rivali, Microsoft potrebbe anche dover offrire altri rimedi comportamentali per dissipare le preoccupazioni di altre parti oltre a Sony“, ha aggiunto un’altra fonte. “Tali rimedi si riferiscono tipicamente al futuro comportamento della società incorporata”.

Call of Duty è stato finora il cuore della battaglia intavolata da Sony per stoppare l’operazione. Recentemente Microsoft ha detto che non ci sarà l’acquisizione qualora dovesse scorporare CoD dall’intesa. Inoltre, Phil Spencer ha fatto intuire che in futuro il gioco non offrirà più DLC esclusivi per specifiche console come invece avvenuto in questi anni.

Qualora le fonti di Reuters dovessero avere ragione, e Microsoft superare lo scoglio europeo, rimarrebbero altre due “gatte da pelare”: la CMA del Regno Unito, finora refrattaria ad approvare l’accordo, ma soprattutto la Federal Trade Commission (FTC) che si è opposta in modo netto all’operazione chiedendo a un giudice di bloccarla.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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